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Si svolgerà su Marte la seconda Coppa Interplanetaria (la prima fu vinta da Saturno). 11 partecipanti, con la novità assoluta dei neoscoperti di 2003UB313, noto con il nome provvisorio di Sedna, il decimo pianeta. La Terra parte con discrete ambizioni, con un roster di 14 giocatori, adatti al gioco dei campionati interplanetari. "Si tratta di giocatori che si adattano benissimo al basket internazionale", ha dichiarato l'allenatore della Terra, Mike D'Antoni. "Il nostro obiettivo è di giocare di squadra, in maniera organizzata, per limitare lo strapotere fisico dei gioviali e dei saturniani. Gli alieni non perdonano, basti pensare che l'altezza media del quintetto di Urano è di due metri e sessanta" ha proseguito l'allenatore. "Ho voluto giocatori umili, in grado di accettare grandi rotazioni e minutaggi poco elevati, anche se con 56 minuti a partita (si giocano 4 quarti da 14 minuti, ndr) i minuti a disposizione sono molti. Ritengo sia possibile disputare un buon campionato, il nostro obiettivo sono le semifinali, cercheremo di conquistarle a scapito di Urano e Nettuno che sono alla nostra portata. Sarà durissima, ma la Terra ha grandi possibilità. Non sottovaluto nessun avversario, anche il nuovo pianeta, Sedna, potrebbe riservare delle sorprese. Si può arrivare terzi come undicesimi, l'importante è dare sempre il massimo, senza mai pensare alla partita dell'indomani", ha detto l'ex play dell'Olimpia Milano.
Il roster della Terra
Pablo Prigioni, 193, 1, Argentina, Tau Vitoria
Jason Kidd, 193, 1, USA, New Jersey Nets
Steve Nash, 190, 1, Canada, Phoenix Suns
Ray Allen, 196, 2, USA, Seattle Sonics
Emanuel Ginobili, 198, 2-3, Argentina, San Antonio Spurs
Anthony Paker, 198, 2-3, USA, Maccabi Tel Aviv
Predrag Stojakovic, 205, Serbia-Montenegro, Indiana Pacers
Dirk Nowitzki, 213, 3-4, Germania, Dallas Mavericks
Michalis Kakiouzis, 206, 3-4, Grecia, Barcellona
Ben Wallace, 206, 4-5, USA, Detroit Pistons
Tim Duncan, 211, 4-5, USA, San Antonio Spurs
Shaquille O'Neal, 216, 5, USA, Miami Heat
Yao Ming, 226, 5, Cina, Houston Rockets
Jaber Rouzbahani, 223, 5, Iran, Zob Ahan Esfahan
Le motivazioni di coach D'Antoni sulle scelte
"Ho voluto un play d'ordine come Prigioni, per gestire le situazioni più intrigate, Kidd sarà il suo valido aiuto mentre la follia di Nash sarà utile in tantissimi momenti. L'esperienza di Nash in guardia era necessaria, qui ho fatto scelte dettate dalla necessità di un gioco di squadra: sono stato criticato per l'esclusione di Bryant, ma sono convinto che sia Ginobili sia Allen sapranno farsi valere. Parker è il miglior giocatore in Europa, eccellente nelle scelte di tiro, un vero uomo squadra: giocherà molto, e credo sarà decisivo. Stojakovic sarà fondamentale, con il tiro da quattro punto a soli otto metri potrebbe essere determinante. Kakiouzis è un autentico collante, lo è stato nella Grecia, a Siena, al Barcellona: i compagni lo ascoltano nonostante sia quasi sconosciuto in America. Un vero leader occulto. Non servono presentazioni per Nowitzki, un giocatore totale, tra i migliori al mondo. Wallace è il miglior difensore del mondo, contro i giganti dei pianeti maggiori sarà fondamentale. Duncan è il numero uno, impossibile fare a meno di lui, O'Neal è il giocatore più fisico della Terra, un fenomeno. Ming è la scelta necessaria contro i colossali lunghi che superano i due metri e cinquanta, Rouzbahani è una scommessa: dopo Yao il miglior giocatore sopra i due metri e venti del pianeta, sono sicuro che disputerà un grande torneo: la politica e le questioni internazionali? Non mi interessano. Siamo qui per tenere alto il nome del pianeta Terra, e Jaber è un cittadino del mondo, con la stessa dignità di un americano, di un italiano o di un israeliano. Qui non esistono altre bandiere se non quella dell'unica razza umana".
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