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I mondiali di basket

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2006 13:19
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22/08/2006 19:54
 
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intervista a MARCO MORDENTE(LEGABASKET.IT)
- FIP.it -



Marco Mordente
In un’atmosfera che ha del surreale l’Italia batte il Senegal e si qualifica con due giornate d’anticipo per gli ottavi di questo campionato del mondo giapponese. Le prossime due gare con gli Stati Uniti (23 agosto alle 12,30 italiane) e con il Portorico (24 agosto alle 9,30 italiane) serviranno a definire la classifica del girone e quindi gli accoppiamenti.
L’Italia raggiunge l’
obiettivo di superare il turno e di entrare fra le prime sedici squadre al mondo, con una vittoria sofferta, cercata con tutte le forze, giocando male per 28 minuti (con uno svantaggio fino a 12 punti, 32- 44), vinta con la caparbietà e gli strappi di Mordente, Michelori e Mancinelli, nuovi protagonisti di questa Italia nella sera in cui capitan Basile non segna e Marco Belinelli non va oltre gli otto punti con due triple su dieci tentativi.
“Abbiamo giocato in modo troppo statico per i primi tre tempi” afferma Marco Mordente, play azzurro, che ha tenuto in queste prime tre gare un rendimento costante, punto di riferimento difensivo ed offensivo, poco spettacolare, sempre al servizio della squadra, pronto ad assumersi le giuste responsabilità quando occorre. Soprattutto questa sera.
L’Italia dopo la splendida vittoria con la Slovenia di 48 ore prima era così favorita che i senegalesi fin dal primo minuto hanno aspettato di essere asfaltati e non riuscivano, come tutto il pubblico presente in silenzio, ma soprattutto Carlo Recalcati e il suo staff, a capacitarsi della mancanza di determinazione e di ritmo degli azzurri.
Ritmo portato dall’ingresso di Stefano Mancinelli, che in questo Mondiale aveva giocato solo i primi sei minuti e cinquantatre secondi contro la Slovenia:
“Nella sera in cui il tiro perimetrale non andava –spiega Carlo
Recalcati- ci siamo affidati alla velocità e all’energia. Quindi a Mancinelli”, L’Italia vince con in campo Mordente, Soragna, Mancinelli, Michelori e Rocca, un quintetto che probabilmente quest’anno hanno giocato insieme solo in allenamento. Ma è quello che produce di più: intanto pone un freno al gioco in campo aperto dei senegalesi e poi punto su punto rimette la gara prima in discussione (42-45 al 30’) per poi proiettarsi caparbiamente sugli ultimi dieci minuti di gioco con le triple di Michelori e Mancinelli che non solo portano l’Italia a –1 (50-51), ma fan aprire la difesa senegalese, che viene definitivamente affossata dai canestri di Rocca, dalla tripla che taglia le gambe di Mordente e dal canestro di Soragna che oramai ha il ruolo dell’uomo che decide con lucidità e freddezza le gare: “Non dico che abbiamo avuto un approccio sbagliato, ma forse 48 ore a bearci della vittoria contro la Slovenia ci ha tolto la carica giusta. E riprendersi non è come girare un interruttore. Non solo gli abbiamo permesso di giocare in campo aperto per 28 minuti come gli è congeniale, ma abbiamo anche fatto tiri non logici, che ci hanno sbilanciato e i senegalesi ne hanno approfittato in contropiede”.
E’ stata una sera terribile al tiro nella prima parte della gara: 10/37 da due e 4/20 da tre nei primi venti minuti, ma soprattutto mancanza di reattività. Andrea Michelori, 28 anni, alla sua prima esperienza internazionale, mette tutto se stesso nella gara. Pone fine al digiuno di punti dell’Italia: segna i primi due punti del terzo periodo per l’Italia dopo quattro minuti e sei punti del Senegal: spinge, lotta, salta due avversari e la infila nel cestino con la complicità del tabellone. “Michi” da l’esempio. Mordente lo segue : riprende a guidare la squadra, fa serrare la difesa e mette dentro quattro punti con quattro liberi. Poi Mancinelli segna un altro libero e poi è la volta di Soragna che prende fallo mentre ci prova da tre: sono altri tre tiri liberi messi dentro. Con otto liberi su nove tentativi l’Italia si è riportata in partita a fine terzo quarto. La nebbia comincia a diradarsi: il sereno arriva con le triple di Mancinelli e Michelori che sono il ponte verso la vittoria. “Se ho avuto paura di non farcela? Beh, eravamo sotto di dodici, ma mancavano dodici minuti, e un punto a minuto, come dicono le regole non scritte del basket, si possono recuperare. L’importante era rientrare in gara a fine terzo quarto. Ci siamo riusciti. Sono contento di aver vinto una partita così. Come ha reagito la squadra nel finale mi è proprio piaciuto.”
Prossima gara per l’Italia con gli Stati Uniti: lo squadrone americano è a punteggio pieno e non ha avuto tentennamenti finora: “Chiederò ai ragazzi di godersi la gara, di giocare con serenità, cercando di essere noi stessi. Sarà una bella verifica” conclude Recalcati.
L’Italia gioca contro gli Stati Uniti domani 23 agosto alle 12,30 ora italiana in diretta su Rai Due.

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