I pareri di Sandro Gamba

«Napoli può battere chiunque»
I giudizi di Zorzi
È un vero monumento del basket, Tonino Zorzi: una prestigiosa carriera da giocatore, poi da allenatore. Il tecnico goriziano, 72 anni, è tornato in pista alle spalle del coach Matteo Boniciolli quale «senior assistant» dell'Air Avellino, squadra che con la sigla Cirio portò alla salvezza nell'A2 del 1997-98. Alla vigilia del campionato, chi meglio di lui può fare le carte alle squadre campane? L'AIR «Abbiamo fatto un buon precampionato — dice Zorzi — al di là delle otto vittorie su 11 partite che sono servite a dare coscienza dei propri mezzi alla squadra. Boniciolli ha sapientemente variato i quintetti e posso dire che siamo pronti a partire senza apprensioni, con fiducia e la giusta pressione. Certo ci mancano ancora un po' di amalgama e l' "apertura" del gioco, ma la squadra è stata costruita senza buchi e sbavature. Chi mi ha colpito? Mi piace parlare poco dei singoli, però ho visto che Devin Smith, fermo per infortunio fino al torneo di Scafati, è un giocatore di classe come pochi. Ed è versatile, riuscendo da ala piccola a collegare la regia ai pivot senza disdegnare di ricoprire con efficacia pure i ruoli di numero 3 e 4». L'ELDO: «Sapete tutti quanto sia legato a una città meravigliosa come Napoli. Tra le campane, è senza dubbio la squadra più forte — rileva Zorzi —, con un organico capace di qualsiasi impresa. Peccato per l'infortunio di Monroe, ma col recupero di Rocca ha una quadratura ottimale e diversi giocatori sono in grado di cambiare l'esito di una partita in qualunque momento. Faccio i complimenti a Bucchi perché ha allestito una squadra meno spettacolare dello scorso anno, ma certamente più completa e concreta, in grado di dare continuità al lavoro». LA LEGEA «Scafati ha messo su un'ottima squadra, ma dovranno avere pazienza: il tempo darà ragione alla loro politica. Sono molto forti vicino a canestro e hanno in Datome un giocatore molto importante. Escludendo l'ultimo arrivato Demirel, posso dire che, per quanto ho visto nei tornei di Scafati e Avellino, mi è piaciuta molto la doppia regia che si completa a meraviglia tra Spinelli, che ha fantasia, e Hatten che un bel tiro e un gioco più esterno». E IN LEGADUE... Infine, da parte del «Paron», un giudizio anche sulla Pepsi: «Caserta è un'autentica corazzata, con giocatori qualitativamente superiori alla media. Però li invito alla prudenza e a non esaltarsi, perché troveranno campi minati ovunque
Luigi Zappella

non è + bello ?