Jumaine anche nel 2009! Sicuro?

Jones: «Basta Nba, io sto qui»
L'ala di Napoli, ex Lakers: «Sto imparando anche l'italiano...». Coach Bucchi: «Persona stupenda»
L'America è proprio qui, in Italia. Jumaine Jones lo ha capito in pochi mesi. Tanto da fargli dire: «Nella Nba non ci torno più, tutto quello stress, quel tempo perso nei viaggi. L'ho fatto, ho guadagnato, mi sono divertito. Ora basta. Vorrei restare in Italia, è la nazione che ho sempre sognato». Per il momento è a Napoli. La ripresa della squadra di Piero Bucchi è sotto gli occhi di tutti. Rapidissima, per giunta. Il 16 dicembre la Eldo, dopo la sconfitta nel derby di Scafati, si trovò in fondo alla classifica. Con nulla di buono in prospettiva. Anzi, con lo spettro di una retrocessione a dir poco clamorosa. CIFRE SUPER Invece, dal picco più basso c'è stata la reazione culminata col recente momento di forma. Cinque vittorie nelle ultime sei gare o, allungando lo spazio temporale, otto nelle ultime undici uscite. Quasi tutte portano la firma dell'ala statunitense, 29 anni, 18.9 punti a partita (sempre oltre i venti da un mese a questa parte), e 8.6 rimbalzi. Ario Costa, il g.m. napoletano, di errori in fase di costruzione della Eldo ne ha commessi parecchi. Ma gli va dato il merito di aver portato uno come Jumaine, campione in campo e fuori con meno (incredibile ma vero) di 400 mila dollari, premi compresi. Una cifra da applausi, un rapporto qualità prezzo altissimo. LEZIONI D'ITALIANO «A Napoli mi trovo non bene, ma benissimo — racconta il giocatore —, è un ambiente coinvolgente, la gente mi piace. Spero di restare qui, e lo dico sinceramente. Sto anche studiando l'italiano col mio amico Monroe, se non avessi queste intenzioni l'avrei mai fatto?». Allo stesso tempo, è affascinato da Roma. Raccontano che non di rado si può incontrarlo nella Capitale a mangiare gli spaghetti all'amatriciana che adora. Insomma, si prospetta una lotta tra Napoli e Roma: dove andrà l'uomo di Cocoa, in Florida, nella prossima stagione? Napoli potrebbe strappargli la conferma, ma andranno valutati i programmi del club di Mario Maione. Con una squadra nuovamente di vertice, Jones resterebbe. Ma, francamente, uno come lui non può non giocare in Eurolega. WHY NOT? Casa a Pozzuoli («In un appartamento molto panoramico, ne ho chiesto per l'estate uno sul lungomare: Pozzuoli o Napoli fa lo stesso»), auto col cambio automatico, vestiti rigorosamente di Gucci, grande sguardo rivolto ai problemi dei ragazzi disagiati. Appena arrivato in città, è voluto andare tra la gente di Scampia, informandosi della realtà giovanile e restando molto colpito dai disagi della zona. La Eldo, intanto, sogna i playoff. A Pesaro, sabato (nel primo anticipo Sky delle ore 14.30), si gioca gran parte delle possibilità. «Why not? Stiamo giocando bene, finalmente alla pari con tutte — continua Jones —. La vera svolta si è avuta quando ci siamo potuti allenare al completo, senza infortuni. E poi siamo guidati da un grande coach come Bucchi: ho da subito avuto un rapporto speciale, ci confrontiamo spesso». Il tecnico ricambia. «Persona stupenda, non era facile calarsi nella realtà del nostro campionato dopo otto anni nella Nba. Gioca col cuore, ha grande leadership». TOVAGLIOLO Nella classifica realizzatori è secondo, può vincerla. «Non ci penso, nella mia carriera ho sempre privilegiato gli interessi della squadra e dei compagni». Che lo ammirano. «Ne sono innamorato, lui è uno vero, che non avevo mai incontrato finora — racconta Simone Flamini —. Si è adattato subito. Per dirne una, si mette pure il tovagliolo prima di mangiare. Questo pochi mesi fa giocava con Steve Nash, e ora sta con noi, capito come stanno le cose?».
anche la gazzetta...questo è un ottimo segnale....ma roma NO!non ci deve rompere le palle!!!