I Nets verso Brooklyn

Il "Board of Governors" della Nba, in sostanza il "direttorio" del campionato di basket professionistico più famoso al mondo, ha approvato la cessione dei Nets ad un gruppo che ha già previsto lo spostamento della squadra dal New Jersey a New York, più precisamente a Brooklyn.

Settimana prossima, quindi, i Nets dovrebbero passare per circa 300 milioni di dollari al sopracitato gruppo, guidato da Bruce Ratner, da sempre sostenitore del trasferimento del team da East Rutherford ad uno dei quartieri più caratteristici della Grande Mela: "Quella che un anno fa era solo un'idea, sta rapidamente diventando realtà - ha fatto sapere Ratner attraverso un comunicato - Siamo grati al commissioner David Stern e al Board of Governors della Nba per la decisione presa e siano entusiasti all'idea di portare i Nets ai tifosi di New York".

Il progetto della nuova proprietà è noto: traferire i Nets a Brooklyn, con tanto di una nuova area da 19mila posti inserita in una zona che verrà interamente ristrutturata per una spesa complessiva di qualcosa come 2.5 miliardi di dollari.

Certo, non tutti sono soddisfatti, né alcuni tifosi del team, che vorrebbero che restasse nel New Jersey (non tantissimi, per la verità), sia soprattuto i residenti dell'area che saranno costretti (previo pagamento) a trasferirsi altrove: in ogni caso il nuovo stadio dovrebbe essere pronto per la stagione 2007/2008, anche se per vedere completato tutto il progetto nella zona residenziale ci vorranno almeno 10 anni.

Così Brooklyn avrà nuovamente una sua squadra professionistica, dopo che i Dodgers di baseball avevano abbandonato una delle zone più famose di New York nel 1957 per trasferirsi a Los Angeles.

Intanto i tifosi, più che per lo spostamento, sono preoccupati per i movimenti interni alla squadra, chiaramente tesi al risparmio, tanto che New Jersey ha rinunciato a tenere Kenyon Martin pur di non pagare quanto offerto dai Denver Nuggets (23 milioni di dollari) e ha poi scambiato Kerry Kittles con i Los Angeles Clippers praticamente per poco o nulla.

Così Jason Kidd, play e leader indiscusso della squadra, ha già alzato la voce, sia per lo spostamento a New York, che non ha mai particolarmente gradito, sia per quello che pare lo smantellamento di gruppo che aveva raggiunto le Finali Nba nel 2002 e nel 2003.

Aaddirittura si vocifera che l'ex-Suns abbia chiesto di essere scambiato sul mercato e chissà che, pur di risparmiare un altro po', la dirigenza dei Nets non accetti l'idea, con il risultato che tra qualche anno Brooklyn avrà sì una nuova squadra ma priva di buoni giocatori e, quindi, incapace di raccogliere risultati decenti e conseguentemente impossibilitata a riempire un'arena che per quanto nuova potrebbe rimanere mezza vuota, alla faccia del tanto sbandierato "derby" con i Knicks. Altro che le mitiche sfide tra i New York Yankees e i Brooklyn Dodgers...

io la trovo una spesa di denaro inutile...