A.A.A.Lorbek

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Forza Aquile!
00venerdì 7 aprile 2006 14:10
a eroe mancato a pedina mancante. Del resto, se è iniquo parlare di crisi per questa Fortitudo, come ha detto e ribadito Alibegovic, è altrettanto superficiale far finta che la squadra di Repesa stia vivendo il miglior momento della propria stagione: la sconfitta di Milano, infarcita dalle mazzate suonate dal coach in sala stampa, un po’ sincere e un po’ provocatorie, ha messo in mostra la condizione non ideale di una squadra comprensibilmente stanca e un po’ delusa. Erazem Lorbek rientra a pieno merito nel discorso: dopo la partita a Bologna contro il Maccabi, nella quale a suon di tiri da fuori nelle situazioni di gioco a due aveva fatto il possibile per battere i campioni di Europa, l’ala slovena è piombata in una fase di involuzione, solo in parte rappresentata dalle statistiche. Nel mese di marzo Lorbek ha collezionato tre insindacabili “stecche”, inframmezzate solo dalla buona prova contro la Bipop: a Treviso, dove si è beccato anche l’ormai classica frecciata di Repesa durante la conferenza, contro Roma e infine a Milano, dove per la verità si è trovato dietro alla lavagna in buona compagnia. Tre partite legate insieme da cifre quasi identiche: poca difesa, pochi punti (4.0), pochi rimbalzi (3.0), pochi liberi tentati (2, contro la Lottomatica) e soprattutto tre tentativi da due complessivi equamente distribuiti, cifra inaccettabile anche per chi, come Erazem, adora crivellare il canestro da distanze proibitive. Sono stati però i segnali che non finiscono sullo scout- rinunce a tiri, dormite difensive, occhi poco convinti a rimbalzo- a risultare più evidenti, sia al pubblico che, probabilmente, a Repesa, quasi Lorbek fosse tornato alla sua stagione di esordio quando, ancora al riparo da botte ricevute e date in giro per l’Europa, faceva intravedere solo a sprazzi, tra un’ingenuità e l’altra, la sua notevole confidenza con questo sport. Lui spiega tutto con la versione ufficiale e probabilmente più corretta, quella della stanchezza: «Purtroppo la nostra condizione ha risentito di un marzo così denso di gare, tutte particolarmente intense: ci eravamo preparati a fondo per affrontare quel periodo, ma via via sono arrivati degli infortuni o comunque degli acciacchi a toglierci rotazioni e freschezza atletica e lo abbiamo pagato. Io stesso ho avuto alcuni problemi al piede, e voglio approfittare di questa settimana di allenamento per rimettermi nelle migliori condizioni». Non gli si può dare torto: l’eliminazione dalla Coppa, concedendo una settimana intera per gestire l’infermeria e preparare le partite, rappresenta un fattore favorevole per il miglioramento della condizione individuale e di squadra. Non si deve nemmeno dimenticare l’età, ancora piuttosto verde, del giocatore: a 22 anni appena compiuti, in una squadra mediamente giovane eppure ambiziosa, un periodo di flessione può essere accettato, seppur con un po’ di malincuore. Perché ora è chiaro che la Climamio, arrivata tra le prime sedici e ora in testa alla classifica italiana, non può assolutamente prescindere dai tocchi morbidi della sua ala slovena.

Andrea Beltrama
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:55.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com