Albegovic:siamo senza benzina

Teo Alibegovic la prende con filosofia, com’è giusto sia in precampionato, ma in cuor suo dopo le due “passeggiate” con Fiume e Zara a Lignano certo non si aspettava un doppio stop a Grado con Besiktas e Livorno.«Siamo ancora in rodaggio – dice dopo avere salutato la mamma di Dodo Braini –. Soprattutto, non abbiamo ancora realizzato che, se non giochiamo al massimo, non è facile vincere e, anzi, chiunque ci può battere. Due gare in due giorni ci hanno spremuti. I quattro che hanno avuto più minutaggio contro il Besiktas, con Livorno sono stati meno lucidi. Senza nulla togliere agli avversari, che hanno sfruttato le occasioni. Noi ci siamo complicati il gioco, invece di prendere le soluzioni semplici che pure si presentavano».
Alibegovic si consola, almeno, con il gioco sotto che voleva vedere a Grado. «E’ la principale differenza rispetto all’anno scorso – dice –. Allora non avevamo talento individuale, ora c’è e ci vorrà tempo prima che i singoli si affidino in maniera incondizionata al gioco di squadra. Come ha fatto l’Italia all’Olimpiade».
Si accontenta della difesa, pure sotto osservazione: «E’ stata abbastanza competitiva. Anche se abbiamo avuto un black-out beccando 28 puni nel primo quarto contro Livorno. Come quello in attacco contro il Besiktas, nell’ultimo quarto, quando in 8 minuti abbiamo fatto 2 punti. La squadra deve migliorare quel che fa bene, eliminare quel che fa meno bene».
Da domani, la Snaidero si ritroverà - pare - al Carnera. Capitan Sekunda, Langhi e Markovic sono tutti scavigliati; riprenderà Gorenc e Mian, che la prima settimana non lavorerà con la prima squadra, perché infortunato al gomito sinistro in Nazionale.Da martedì a venerdì tre amichevoli, a porte chiuse, con Buducnost, Slovan Lubiana e Domzale in preparazione del primo memorial Rino Snaidero della settimana dopo.