Amarcord Marigliano

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
1moldu4
00venerdì 7 aprile 2006 14:13
Atto Primo (cronaca del match tra Marigliano e Bisceglie, prima contro ex seconda. Il pezzo non è firmato ma è di Vito Troilo)

Ambrosia, una sconfitta severa e bugiarda nelle dimensioni

I biancoverdi pagano a caro prezzo il forfait di Ciampaglia e le precarie condizioni fisiche di Trentini, tirando con cattive percentuali e lasciando la scena a un poco più che mediocre Marigliano

Marigliano – Ambrosia Bisceglie 82-62

Marigliano – Perseguitata dalla malasorte e incapace di farsene una ragione per reperire nell’orgoglio e nell’entusiasmo le risorse necessarie a capovolgere una situazione intricata, l’Ambrosia cade sul soleggiato parquet di Marigliano, disputando la peggiore partita dell’intero campionato sotto il profilo della produttività offensiva, e di certo non per i meriti di una capolista in condizione atletica a dir poco imbarazzante.
Il forfait di Massimo Ciampaglia e le imperfette condizioni fisiche di Luciano Trentini costringono il coach Stefano Ranuzzi a rotazioni estremamente limitate, tanto più che il play di scorta Stefano Di Lauro ha già tre falli dopo appena 3’. I campani, incitati in maniera piuttosto bizzarra dal loro allenatore (molto spesso finito sul campo per la troppa foga), si muovono con particolare destrezza nella totale confusione innescata da una presunta difesa zone-press che il più delle volte si trasforma in un assalto alla garibaldina (13-6 al 4’).L’approccio al match degli ospiti è piuttosto impacciato e scarsamente corroborato dalla determinazione, che invece diviene l’arma dei biancorossi di casa, messi in carreggiata dall’uno contro uno dello sgusciante Fabio Di Napoli tutt’altro che marcato con cura dai colpevoli esterni biscegliesi (19-9 al 7’). L’Ambrosia tira dal campo come peggio non può e litiga col canestro anche dalla lunetta (4/13 nel primo tempo). Horacio Bosco è autore di una prestazione abulica in difesa e clamorosamente imprecisa al tiro, sbloccandosi su azione soltanto nell’ultimo quarto. Prima del riposo, il cast del presidente Enrico Valentini riesce a scivolare sul -19 (32-13 al 14’), per poi rientrare parzialmente sfruttando il crollo fisico degli avversari, con La Torre e Corvo sfiniti, Di Napoli in panchina con tre falli, Postiglione inguardabile, Forino troppo lento per fronteggiare la transizione di Marco Sisto e Danilo Lorusso (35-26 al 18’).
Nel terzo parziale, Bisceglie pecca troppe volte nell’errore di non completare una rimonta abbordabile, con Marigliano alle corde e decisamente in difficoltà appena i biancoverdi, sull’esempio di Pasquale Barbato (benché colpito da una gomitata di Corvo), alzano l’intensità difensiva (40-34 al 22’). Dura poco, perché il colpo di reni non riesce e nell’ultimo quarto, di nuovo sul -4 (48-44 al 32’), gli ospiti sprecano un’occasione dietro l’altra per mettere la testa avanti, scadendo nel nervosismo per le troppe palle perse e nella polemica per alcune chiamate arbitrali avverse nei frangenti di maggiore sbandamento dei campani (tecnico a Bosco dopo un comico fallo di simulazione dell’argentino su un tiro da tre scoccato sotto la guardia di Iaselli, con i due giocatori che si sono semplicemente scontrati senza che ci fossero gli estremi per sanzionare dei falli). "Casualmente", a quel punto i padroni di casa si riorganizzano, chiudono l’incontro tornando sul +15 (59-44 al 34’) e conquistano una vittoria importante che ne conferma pienamente sia le qualità principali (la caparbietà, la capacità di navigare a vista nella "confusion-press", una certa dose di fortuna sempre indispensabile) che i difetti più evidenti (una condizione atletica che darà filo da torcere nei playoff, la sofferenza nel difendere sul penetra e scarica, la poca duttilità di alcuni giocatori-chiave). L’Ambrosia esce dal big-match male, segnata da una prova collettiva poco lucida e ancor meno valida caratterialmente, riscoprendosi inopportunamente fragile. Ma sulla tempra e il morale di una squadra si può lavorare in prospettiva seconda fase, considerato che sarà sufficiente recuperare Massimo Ciampaglia e quel pizzico di sano entusiasmo che non guasta mai per scalciare la sfiga, e tutti i problemi connessi, nelle partite ancora più importanti.

Atto Secondo (la replica del MArigliano)

Non è costume nè di chi scrive nè della società, nella fattispecie l'A.S. Marigliano Basket, rispondere ad un commento su una partita ma stavolta credo sia doveroso farlo. L'addetto stampa, o presunto tale dato che non c'è nessun tipo di firma, dell'Ambrosia Bisceglie penso che abbia superato tutti i limti di decenza nel suo commento post Marigliano - Bisceglie, evidentemente la compagine napoletana prima in classifica da fastidio a più persone di quanto si pensasse. Senza voler entrare nel dettaglio tecnico di tutte le ....cavolate scritte da questo anonimo signor nessuno, volevo far presente a costui che quanto meno avrebbe potuto dimostrare un pò di educazione, ma evidentemente questo novello Cannavò nè è sprovvisto. Quell'allenatore che lui definisce bizzarro sta impartendo a destra e a manca lezioni di pallacanestro dominando, eccezzion fatta per la partita di Bari, in lungo e in largo tutte le gare fin qui disputate. E gli "sfiniti" Corvo e La Torre statene certi che non li cambiamo con nessuno. Ecco anche il commento di coach Valentinetti: "Sono da sempre abituato, specialmente quando perdo, a stringere la mano agli avversari ed a far loro i complimenti. Evidentemente l'amico di Bisceglie non è stato troppo lucido perchè aveva fretta di tornare in Puglia, ove mai potessero chiudere il cancello della comunità dove è rinchiuso".

Atto Terzo (la controreplica di DAI.DAI)

Prendo atto con particolare divertimento della replica, comunque non firmata come il mio articolo, ritengo opera degli amici di Marigliano, strappando cinque minuti del mio tempo per rispondere. Anziché avvalermi di adire le vie legali contro qualcuno (naturalmente scherzo!), penso solo che: le cose che non vanno scritte non sono le considerazione tecniche e tattiche sui singoli giocatori, ma i poco velati tentativi di offesa verso di me. Se io fossi un’altra persona, e davvero poco lucida, sarei stato tentato, alla lettura di quel pezzo, di rivolgermi ad altri più esperti di me, perché certi termini riportati in quel comunicato potrei tranquillamente strumentalizzarli. Ma, semplicemente, non mi toccano. Comprendo che siate un po’ toccati, ma ho soltanto scritto la verità, come anche per la mia squadra, cui non risparmio le critiche quando se le merita e allo stesso modo i complimenti.

Senza offesa, ma mi sono fatto una bella risata di fronte a tanto stupore per un pezzo nel quale, come sempre, ho fatto le mie belle e sincere considerazioni. Mi dispiace soltanto constatare che il bravo tecnico Valentinetti, anziché cogliere la mia frase come un consiglio a non invadere il campo di gioco durante le partite, si è risentito per così poco. Guardi, signor Valentinetti, Lei sicuramente non mi conosce e non conosce il mio “savoir faire” nel commentare le partite sul web e in televisione (fatto con passione per il gioco ancor prima che per la mia squadra), perché la pallacanestro è un foglio da disegno e c’è sempre bisogno di qualcuno che colori. E’ importante armarsi di pennarelli, talvolta si possono sbagliare i colori, ma strappare i fogli non è mai giusto…

Caro Valentinetti, ha ragione: se non ci fossero gli “stupidi” come Vito Troilo e come tutti quelli che, oltre a fare i dirigenti e gli allenatori (a tempo perso ma con gratificazione), contribuiscono a propagandare il basket sui media, attirando sponsors, capitali e di riflesso consentendo promozione, pubblicità, introiti e ingaggi per le società, le persone come Lei non avrebbero, a fine mese, il pensiero di ritirare lo stipendio dai club per cui lavorano. Forse, se non ci fosse stato Tuttobasket, non ci saremmo neppure potuti confrontare e Lei non avrebbe potuto conoscere moltissimo delle sue avversarie una volta approdato a Marigliano. Rifletta su questo, e non se la prenda, la zone-press Le è riuscita meglio in altre circostanze…

Amabilmente, e ancora una volta senza scadere negli insulti com’è giusto che sia

Vito Troilo
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com