Anticipo: Varese passa a Cantù

Nel primo anticipo della decima giornata la Whirpool, trascinata da Collins, passa sul campo della Verticla Vision. Alla squadra di casa non basta un grande Stewart. Roma passa a Capo d'Orlando
DeJuan Collins, 29 anni, 22 punti. Ciam-CastCANTU', 26 novembre 2005 - C’era riuscita Milano in gara due nei playoff dello scorso anno, è stata riproposta ieri sera da Varese. La sconfitta interna, un fatto peraltro abbastanza raro in Brianza, passa così da una lombarda all’altra. Cade dunque il castello canturino sotto i colpi di una Whirpool spietata nel mettere a nudo qualche lacuna difensiva di troppo, fortunata in qualche conclusione (leggi i due canestri da tre realizzati sulla sirena), più lucida nei momenti topici della gara. Pesano in casa canturina le troppe palle perse (23, un record per questa stagione) e, soprattutto, una difesa che, almeno nei numeri, nel cuore dell’area colorata è stata poco efficace consentendo a Varese di realizzare con l’82% da due punti.
La poca aggressività difensiva sul pick and roll varesino, una difesa individuale "leggera" sugli esterni, Collins, autore di una buonissima gara (ha fatto quello che ha voluto nel cuore della difesa canturina), una certa leggerezza nel non saper sfruttare i momenti propizi sono stati deleteri per le aspirazioni di vittoria nel 115° derby tra le due formazioni lombarde. Un esempio? Stewart, come al solito autore di una prestazione maiuscola, completamente dimenticato dai compagni (con i lunghi varesini gravati di falli) nell’ultimo quarto, quello decisivo.
Senza bilanciamento offensivo, con qualche scelta quantomeno discutibile in attacco, con una manovra troppo elaborata per trovare sbocchi facili, la Vertical si è bloccata nei momenti decisivi dell’incontro. Insomma quella di Cantù deve essere catalogata come una prestazione da dimenticare in fretta, cercando di recuperare al più presto un Nate Johnson al di sotto delle aspettative.

Ancora mi chiedo come abbia fatto a perdere Cantù con un Kebu del genere...