Argentina in Finale

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Fabio Zingone
00venerdì 27 agosto 2004 23:32
Nella serata in cui l'Argentina fa diventare un ossimoro il Dream Team (89-81 la nuova stazione della via crucis olimpica statunitense), l'Italia regala a se stessa e agli italiani il sogno più bello della sua storia, una finale olimpica vera (a Mosca 24 anni fa erano Giochi mutilati dal boicottaggio). In una serata magica all'orgoglio, la grinta e l'applicazione si uniscono al talento puro. La Lituania, una squadra nella quale la classe è coniugata al plurale collettivo, esce con le ossa rotte (100-91 il finale) e sfiderà gli Usa per il
bronzo, nella finalina dei delusi. L'Italia si innamora di una squadra
che non è più solo grinta e difesa, ma anche puro spettacolo cestistico.

L'avvio della semifinale è traumatizzante per l'Italia, sembra non ci debba essere storia. Anche perché Macijauskas farebbe canestro anche dal Villaggio olimpico: quattro su quattro nei tiri da tre, 16 punti sui 24 complessivi della Lituania, che si issa 16-5, prima che un break azzurro firmato Bulleri e Galanda ridia ossigeno ai nostri (18-15). Ma appena i baltici tornano a ricamare il loro basket è di nuovo notte: 24-15 al primo miniriposo.
Nel secondo quarto è Soragna a ricucire lo strappo (25-20), Macijauskas però è una macchina: quinta tripla del giocatore del Tau Vitoria e 29-20. E' a quel punto che comincia un memorabile Pozzeco&Basile show: tre conclusioni a testa a segno dai 6,25, mentre la difesa chiude ermeticamente la via del canestro in quattro minuti di basket da sballo, con una trance agonistica sensazionale. La Lituania è travolta dalla piena azzurra e incassa un clamoroso 21-0 (da 34-23 a 34-44) da un'Italia versione gran gala. Ogni errore è però pagato a caro prezzo e Chiacig, pur producendo buone iniziative in attacco, sciupa due palloni che costano caro. L'Italia comunque va al riposo con sei punti di margine (49-43).
Non ne basterebbero ovviamente il doppio contro una squadra che ha talento e punti nelle mani di tutti i suoi uomini, tanto da poter cambiare a spettacolo iniziato gli attori protagonisti. E' Jasikevicius a riportare i suoi in linea di galleggiamento (53-53' al 4'), ma ora l'Italia ci crede e tutti mettono il [SM=x486260]ne per la casa dei sogni: Marconato contribuisce con tap-in, stoppate e un intelligente uso dei giochi a due con Galanda per sfruttare i centimetri a favore sui cambi difensivi dei lituani, Bulleri dà il cambio a Basile e Poz nel martellamento dall'arco. Dopo 6'30" è ancora +10 Italia (65-55). Sireika ordina la zona e prova il bluff scommettendo che l'Italia non possa continuare la strepitosa serie di tiri da tre (11/16 nel primo tempo). Basile in effetti sbaglia, ma alla ribalta è il turno di Galanda (due triploni clamorosi) che fanno ripartire l'ultimo quarto dal 73-63 per gli azzurri.
La Lituania non è squadra da calare le braghe e infatti basta un amen a far capire che il match è tutt'altro che finito. Stombergas riemerge da una gara da travet con tre minuti stellari, l'Italia ha forse paura di vincere e butta via palloni: la Lituania ringrazia ed è subito lì (72-73), costringendo Recalcati al time out per fermare la crisi. Ma ormai l'inerzia del match è cambiata, gli azzurri non hanno più (e ci mancherebbe) i riflessi felini e il tiro magicamente ispirato dei primi 30', così a 7'40" dal termine è sorpasso (74-73), poi Stombergas firma (ancora da tre) il parziale di 14-0 che dà la mazzata più pesante al nostro bel sogno. Radulovic dopo ben quattro minuti segna dalla lunetta i punti per rompere il sortilegio, Basile ancora ai liberi rifiuta di firmare la resa (78-77), poi inizia la drammatica volata verso la finale.
I baltici perdono sicurezza, sbagliano cinque tiri consecutivi su altrettanti rimbalzi d'attacco, con gli azzurri attaccati alle giugulari degli avversari. E allora l'Olimpo premia la squadra che al cuore unisce tecnica e tattica, nella serata da raccontare ai nipotini. Galanda da tre spiega che sognare si deve, Basile a 1'47" dalla fine con una tripla all'ultimo secondo incredibile scaraventa nella fossa i lituani (89-79). Lavrinovic mette la tripla, Basile risponde con la stessa arma, nell'ovazione della Indoor Hall ormai innamorata degli azzurri. (92-82 a 1'08" dalla sirena). Il duello tra i due prosegue con un'altra tripla del lituano, ma dalla lunetta Basile e Pozzecco sono glaciali. A 25" dalla fine Jasikevicius va a sbattere contro il muro della sconfitta e Pozzecco può far esplodere la sua gioia.
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