Avellino,secondo Ko(di una lunga serie ahimè)

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Fabio Zingone
00lunedì 11 ottobre 2004 17:38
È una vittoria netta per la Vertical Vision al cospetto di un’Air Avellino giunta al Pianella con gli uomini contati. Netta quanto importante perché gli uomini di Sacripanti, dopo aver inizialmente sofferto le folate dei campani, hanno da subito cambiato passo ribaltando a proprio favore tutte le situazioni. Arrivano da Kaukenas, calatosi ben presto nelle vesti di fromboliere, i canestri che spaccano in due la gara. Note positive anche per Stonerook, sempre più in fase di avvicinamento alla forma migliore e per Michelori che, grazie ad una difesa aggressiva e ad un apporto consistente alla voce rimbalzi (9) ha avuto la forza di dare una sterzata ai compagni. Ecco, forse la bontà della gara contro l'Air sta proprio qui. Nella capacità degli uomini di Sacripanti di crescere assieme. E' un lavoro duro quello intrapreso dal coach canturino ma che comincia a mostrare dei frutti importanti. Perché, è bene ricordarlo, questa Vertical Vision è squadra con 10 uomini completamente intercambiabili con minuti e spazio per tutti. Con una infinità di quintetti e soluzioni a disposizione. Un passo in avanti rispetto alla gara casalinga contro la Fortitudo e a quella contro Roseto insomma è stato fatto. La via sarà lunga e tortuosa, irta di difficoltà ma è stata imboccata nel modo giusto. E questo, dopo poche giornate, è un segnale positivo. La cronaca. La sorpresa iniziale è tutta di marca canturina. Sacripanti, con Jones e Miralles alle prese con una fastidiosa influenza è costretto a schierare nel primo quintetto il giovane Dan Gay. La risposta del capitano, come sempre, è imperiosa: rimbalzi, blocchi per i compagni, un lavoro sporco quanto poco visibile in difesa. La Vertical Vision parte bene. Avellino si aggrappa a Ryan nel tentativo di ricucire il gap (14-12 al 6', 23-16 al 9', 27-21 al primo mini intervallo). La squadra irpina, spinta da Middleton, prova ad aggrapparsi al terzo fallo di Stonerook per ricucire lo strappo, ma i lunghi canturini bloccano sul nascere ogni tentativo di rimonta campana: 31-27 al 15', 39-27 al 18' grazie all'ennesima prova balistica di Kaukenas subito doppiata da una di pari importanza di Morandais: 45-32 all'intervallo lungo. Il match ha preso decisamente la strada preventivata da Sacripanti perché l'Air sembra alle corde mentre Cantù, con più uomini a disposizione, può alzare quasi a piacimento il ritmo della contesa. Una situazione ad elastico, con una pigiata sull'acceleratore per qualche contropiede magari un po' forzato e con una frenata contro la difesa dell'Air per provare dal vivo qualche gioco. Tutto questo senza far scadere il livello spettacolare dell'incontro che scivola via velocemente. Sono i momenti nei quali emerge il maggior talento dei canturini (48-34 22' con Kaukenas), 60-44 al 27' grazie a Morandais, 68-52 al 29'. L'onda lunga della Vertical Vision continua con le invenzioni di Blizzard: 78-65 al 33', 84-69 al 37'. Sul fronte opposto Avellino fa poco per contrastare il vento in poppa canturino che soffia imperioso. In definitiva quello di ieri è stato un match prolifico per la classifica e produttivo in termini di gioco per una formazione attesa in settimana da due avversarie ben più consistenti: Pesaro in trasferta e Milano nel super derby di domenica prossima a mezzogiorno. Con a margine due emozioni, come la presenza nel primo quintetto di Gay dopo almeno un lustro e l'esordio in serie A per una manciata di secondi di Andrea Bosa, figlio dell'ex capitano
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