BETTINI D'ORO!

Quante dolcissime prime volte tutte assieme. Il primo oro italiano ai Giochi di Atene, la prima medaglia azzurra nella prova regina del ciclismo da quando, Atlanta 1996, è aperta ai professionisti (nel 1992 a Barcellona si era imposto Fabio Casartelli, morto tre anni dopo al Tour de France dopo la caduta nella discesa del Portet d'Aspet), il primo lunghissimo brivido dell'Olimpiade. Tutto grazie a Paolo Bettini, 30enne livornese nuovo olimpico della bici.

Senza storia lo sprint a due con il compagno di fuga Sergio Paulinho, portoghese sconosciuto ai più fino ad oggi, che era stato l'unico a resistere all'azione del re delle ultime due coppe del Mondo, che al penultimo dei 17 giri del circuito (lungo 13,2 km, totale 224,4) aveva lanciato l'attacco decisivo sullo strappo chiave del Licabetto. A qualche secondo, il belga Axel Merckx, figlio di Eddy, ha conquistato la medaglia di bronzo, anticipato il grosso del gruppo regolato dal tedesco Erik Zabel.

Perfetto Bettini e perfetta nella tattica la nazionale azzurra, vestita di bianco in gara, in versione Zolder 2002, l'altro capolavoro gestito da Franco Ballerini che aveva lanciato un altro toscano, Mario Cipollini, al titolo mondiale. "E' venuto qualcosa di eccezionale, sono nella storia", ha detto Bettini a caldo. E il c.t. Ballerini ha parlato di "emozione forte forte", complimentandosi con i suoi, "cinque corridori che hanno interpretato il percorso nella maniera più giusta".

Ha ragione, perché soprattutto Moreni, Nardello e Paolini, più di Pozzato, alternativa designata a un Bettini che di alternative non ha avuto bisogno, hanno risposto presente in ogni momento della gara, pronti ad entrare nelle fughe quando c'era da attaccare e a rompere i cambi in testa al gruppo quando c'era da soffocare l'inseguimento.

Fugati sul nascere anche i dubbi di una beffa finale, che invece di Paolino vincesse Paulinho: non è finita come al Mondiale di Lisbona 2001 (il Grillo fu beffato da Freire), né come ad Hamilton 2003 (quarto, sorpreso da Astarloa). Il re delle ultime due coppe del Mondo, della Sanremo 2003, di due Liegi (2000 e 2002), ora è anche olimpico. Sono sempre più lunghi i salti del Grillo.