Basile

La sua porta bolognese è già chiusa alle spalle?

«Alla prima palla a due si cancella tutto, anche se quel che ha appena detto su di me il mio ex presidente Seragnoli non sta né in cielo né in terra. Non avrei valori, non sarei degno di essere paragonato a Schull. Ma chi li ha mai fatti quei confronti? Io non gioco per i confronti, gioco per vincere. E non ho mai parlato in vita mia di altri giocatori della Fortitudo. Io sono io, le ho dato tutto per sei anni e mezzo e questo credo basti».

Ripensamenti ne ha avuti?

«Sì, e penso sia normale, perché di lasciare Bologna non ero molto convinto. Poi però vedevo che di là non c´era questa voglia di convincermi a restare. Così, non ci ho pensato più».


da Repubblica (Walter Fuochi)