Becirovic:Sono quello della Virtus!

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00domenica 13 novembre 2005 11:15
Becirovic: 'Sarò quello che ero alla Virtus e vedrete che vi accontenterò'

12/11/2005 09:08
Becirovic: "Ho mutato cinque volte modo di giocare e pure in Fortitudo devo capire. Play occulto, più che 20 punti"

- La Repubblica -

TROPPO tenero l´Aek per provarle la febbre, il filotto che la Fortitudo imbocca da domani potrebbe anche fargliela venire. Roma-Treviso-Milano in sette giorni è il primo crocevia importante dell´anno, da cui un primo bilancio andrà stilato. Lo stilano anche in società, con un Alibegovic dato molto attento alle pieghe di un mercato che offre i primi progetti abortiti (Derrick Dial, in uscita da Valencia, è uno) e qualche nome che merita supplementi d´informazione.
Il trittico varrà dunque un check-up completo, non solo per il Kommatos che ha sparato sulla Croce Rossa greca, ed ha poi raccontato, con l´asciugamano attorno alla vita, di non leggere e non preoccuparsi degli articoli sulla stampa. La Climamio ne giocherà, tanto per cambiare, due su tre in trasferta, benché i piagnistei sul calendario siano stati forzatamente oscurati dalle modeste prove sul parquet. Ne ha parlato, ieri pomeriggio, anche Sani Becirovic, tuttora in rodaggio, titolare di cifre sbilenche e ancora non abbastanza capace di quella "devozione" che non è solo il nuovo manifesto di Euroleague, ma anche la merce richiesta da Repesa e compagni.
«Io sono contento della mia stagione – ha iniziato Sani Boy -: con qualche vittoria in più sarebbe perfetta. Stiamo lavorando soprattutto sull´atteggiamento in trasferta: non giochiamo rilassati e concentrati, e se gli avversari capiscono che non sei una squadra di alieni, ci danno il triplo. Così ci ritroviamo a voler risolvere la partita in fretta, e se le cose non vanno bene subito andiamo in confusione». Dal gruppo si è subito scivolati sul singolo, Becirovic, che ha sempre mostrato pochi peli sulla lingua, piuttosto che trincerarsi dietro le banalità tipiche da intervista. «Da ultimo arrivato, forse sono rimasto l´unico di cui non si sa ancora se puzzo o profumo. In certe partite ho fatto vedere cose che ci si aspetta; in altre, con 20´ di campo, non sembrava nemmeno che ci fossi. Anch´io sto combattendo con questo, capire se penetrare o tirare, e quando farlo. Con coach e staff ne parlo molto. La pressione? Quando sei [SM=x486235] in carica è normale, a Bologna soprattutto. Ma c´è meno tensione di tre anni fa».
Condivisibile. Il paragone con il Sani virtussino, però, va oltre il fattore ambientale. «Sto facendo di tutto per ritrovare la via giusta, specie in regia, un ruolo in cui dobbiamo riflettere molto. Lì abbiamo tanti playmaker, che possono segnare molto: di riflesso, ne soffre la guardia, Becirovic, Belinelli o Mancio che sia. La guardia deve allora trovare il modo di aiutare il gioco, non cambiamo certo il modo di giocare di Green o Garris. Io, da ultimo arrivato, dico che in carriera ho già cambiato modo di giocare cinque volte, e troverò il modo anche qui. Non sarò il Becirovic dei 20 punti di Lubiana, piuttosto quello della Virtus, dove vicino a Jaric e Ginobili davo comunque una mano, da playmaker occulto. Senza offesa per nessuno, non vedo un altro che può fare quello che posso fare io».

EUROLEGA GIRONE A
Classifica: Zalgiris e Benetton 4; Tau, Aek, Climamio e Bamberg 2; Lubiana e Strasburgo 0.
Terzo turno (16 e 17 novembre): Lubiana-Tau, Aek-Zalgiris, Benetton-Climamio (17), Bamberg-Strasburgo.

MARCO MARTELLI
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