Belinelli:Da Bologna non mi muovo

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00sabato 28 gennaio 2006 18:06
BELINELLI: DA BOLOGNA NON MI MUOVO!
Di: Andrea Beltrama Inserito il: venerdì 27 gennaio 2006 13.24

Jeanneau e Jackson, coppia di playmaker dello Strasburgo, si ricorderanno a lungo questa serata bolognese: aggrediti con veemenza dalle lunghe braccia di Marco Belinelli sin da sotto il proprio canestro, hanno collezionato 11 palle perse di varia natura, facendo la figura dei Cadetti che, in amichevole contro gli Juniores più grossi e atletici, faticano persino a superare la metacampo. «Beh, è normale che una squadra con le nostre caratteristiche faccia largo uso di questo tipo di difesa» ci spiega con tranquillità Marco «Siamo molto giovani e abbiamo tante possibilità di ricambio, dunque è giusto cercare di tenere costantemente sotto pressione gli avversari con il pressing. Questa sera ha prodotto ottimi risultati, e speriamo che lo possa fare anche tra poche settimane in Coppa Italia». Il ragazzo da San Giovanni in Persiceto ha giocato una partita molto convincente: 18 punti, 4 recuperi e, quel che più conta, un viso costantemente concentrato dopo qualche passaggio pigro iniziale. I suoi punti sono arrivati nella solita maniera, grazie al tiro costruito sui blocchi e alle situazioni di contropiede: «Ora come ora mi sento globalmente in buone condizioni: recentemente abbiamo lavorato molto duramente, dunque non c’è da stupirsi se io o qualche compagno incappiamo in qualche passaggio a vuoto. Intanto però dobbiamo cercare di cogliere ogni partita come un’occasione di miglioramento, anche se sfidiamo avversari inferiori a noi come successo stasera». Con il netto 71-47 rifilato ai Campioni di Francia, la Climamio mantiene intatte le speranze di agguantare il primo posto nel girone, che le permetterebbe di affrontare il sorteggio per le Top16 come testa di serie: obiettivo importante, ma che Belinelli non considera vitale. «Quel che conta è la certezza di partecipare alla seconda fase, certezza che abbiamo acquisito già da tempo. Per il resto non credo che arrivare primi, secondo o terzi comporti una differenza così importante: il livello medio è talmente alto che l’unica strategia vincente è quella di concentrarsi su una partita alla volta, facendo di tutto per vincerla. Ora dobbiamo pensare più che altro alla difficile trasferta di Cantù».
La Fortitudo si tufferà da domenica nel girone di ritorno, dopo aver concluso l’andata con 24 punti e un cammino perfetto sul parquet di casa. «Il nostro è stato sinora un campionato positivo, anzi buono, sebbene ci siano molti difetti su cui lavorare. Il nostro rendimento esterno, per esempio: in trasferta, forse anche a causa della ridotta esperienza, spesso giochiamo con poca convinzione, pagandone le conseguenze. Dobbiamo imparare a essere decisi anche quando non c’è il nostro splendido pubblico a sorreggerci. Qualcuno sostiene che ci manchi un leader? Non mi sembra una critica sensata: il nostro sistema offensivo equilibrato prevede che chiunque possa assumersi la responsabilità del tiro decisivo». Infine, un accenno al futuro, sul quale Belinelli è categorico: nemmeno se dovessero prospettarsi scenari accattivanti per il draft lascerà Bologna a fine stagione: «Alla NBA ora non ci penso nemmeno. Ho un contratto fino al 2008, sono fermamente intenzionato a restare nella mia città e con questo gruppo nel quale mi trovo benissimo, umanamente e tecnicamente.» Per il nuovo corso aperto da Alibegovic si tratta di una garanzia non indifferente.

Andrea Beltrama
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