Fabio Zingone
00martedì 17 agosto 2004 12:22
La squadra è fatta, o quasi. Con l’annunciato ritorno di Jacob Jaacks (accordo di anno, più opzione sulla stagione successiva), il quintetto base della Lauretana Pallacanestro Biella si compone con Di Bella, Belcher, Giovannoni e Austin.
Per completare il roster, ora manca il cambio di Giovannoni: sarà un italiano alla Marco Sambugaro o all’Andrea Niccolai o un comunitario, abbastanza esperto, in grado di giocare all’occorrenza parecchi minuti. L’obiettivo è ingaggiare un giocatore che possa coprire i ruoli di guardia e di ala, offrendo a Ramagli diverse soluzioni tattiche, avendo già a disposizione altri due giocatori a diverse dimensioni come Belcher e Giovannoni. Un additivo importante ad una panchina giovane, talentuosa e di prospettiva, che sarà comunque chiamata a dare contributi importanti già da questa stagione. Inutile nasconderlo, se anche il sesto uomo saprà il fatto suo, la squadra biellese, almeno sulla carta, potrà lottare per un posto nei playoff a otto squadre. “Con i discorsi da bar, ci si può divertire, potrei anche prestarmi a dichiarazioni esaltanti, ma la realtà è un’altra cosa, sarà il gruppo a dimostrare il proprio valore sul campo” risponde coach Alessandro Ramagli alla domanda scontata: a quali obiettivi può ambire questa squadra?
Il coach livornese, però, è affascinato da un aspetto innegabile della nuova Lauretana: “E’ una squadra giovane, dall’età media attorno ai 23 anni, ed è allenabilissima, essendo composta, tranne in pochissimi casi, da giocatori che a Biella cercheranno di imporsi all’attenzione del panorama nazionale, se non europeo, come Austin. Questo è garanzia di motivazioni, voglia di lavorare e di migliorarsi. Se il gruppo ha un unico scopo, non può che giovare all’obiettivo e all’allenatore”. “Quello di Jacob è sicuramente un ritorno più che gradito - dice il gm di Pallacanestro Biella Marco Atripaldi, quasi giunto al termine di una campagna acquisti all’altezza della propria meritata fama -, già l'anno scorso avevamo a lungo pensato alla sua riconferma, ma la sua situazione fisica, il suo dimagrimento soprattutto, aveva destato qualche perplessità. Oggi è tornato nella forma ideale, e dal punto di vista tecnico-tattico è il giocatore che fa al caso nostro. Sul piano motivazionale, poi, ed in particolare per le motivazioni che riguardano il giocare con la maglia della Lauretana, credo sia il migliore acquisto che potessimo fare. Le motivazioni, qui da noi, hanno ancora un peso determinante. Il giocatore lo conosciamo, il ragazzo anche, penso che la coppia con Austin ci possa aiutare in quella statistica in cui gli ultimi anni siamo stati un po' carenti, ovvero quella dei rimbalzi”. Manca ancora l’ultimo colpo, almeno per ora: “Fermo restando che abbiamo piena fiducia nei nostri giocatori - conferma Atripaldi -, e fermo restando che 10 li abbiamo già, siamo forse solo un po' giovani in panchina, con Aguiar classe ’83, Gergati ’84 e Simeoli ’86. Vogliamo dare loro spazio, e lo faremo, ma probabilmente aggiungeremo anche un altro esterno”.
Al raduno, posticipato a mercoledì 18 agosto, la squadra dovrebbe essere al completo.
A sorpresa, DeMarco Johnson ha firmato in LegaDue con Rieti, ad un cifra che radio mercato giudica astronomica anche per la serie A d’alto livello.
Per Biella, la firma di Jaacks non è stata una conseguenza, come spiega coach Ramagli: “A parte lo stipendio esorbitante che non sarebbe stato alla nostra portata - spiega -, la coppia Austin-DeMarco non sarebbe stata tecnicamente possibile, poiché nessuno dei due può difendere efficacemente contro un’ala grande. La coppia con Jaacks, invece, mi sembra molto ben assorbita sotto tutti gli aspetti”.