Blair e Maric tornano a scuola

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Fabio Zingone
00giovedì 21 ottobre 2004 19:37
Lo sfondo è quello di una palestra con dei vecchi canestri attaccati al muro, uno di quei campi grandi la metà di quello vero, ma dove i i giovani iniziano a muovere i primi passi.
I campioni dell'Olimpia Milano non hanno cambiato palestra da allenamento, ma sono tornati a scuola per diventare protagonisti di una giornata assieme ai ragazzi.
L'evento, denominato "Telecom, alleniamoci alla vita" si è svolto alla Scuola Media Statale Carlo Porta Milano dove il pivot statunitense Joseph Blair e l'ala slovena Marko Maravic si sono intrattenuti con gli studenti di 9 classi (circa 200 ragazzi) per un'ora rispondendo a tutte le loro curiosità.
Protagonista è stato senza dubbio Blair, che sfruttando le sue straordinarie dote di show-man unite ad un italiano più che corretto, ha dominato la scena facendo da vero e proprio conduttore cercando di coinvolgere al meglio anche i ragazzi. Più defilato Marko Maravic, arrivato nel nostro paese in modo stabile da poco meno di un mese, che ha comunque cercato in un paio di occasioni di rispondere anche in italiano.
Curiosamente l'interprete per Maravic è stata proprio una bambina frequentante la scuola, Noemi, che lo stesso Blair, informatosi su chi parlava bene l'inglese, ha voluto "ingaggiare".
Dalle domande più ovvie: «Quanto sei alto?», «Quanti punti segni?» si è passati anche a quesiti più complessi come «Cosa può dare il basket per la vita?» e «cosa ti piace di più del nostro paese?».
Alla prima domanda Blair si è soffermato sulle difficoltà della gioventù negli USA: «Il basket mi ha dato la possibilità di scappare dalla malavita e dalle difficoltà che ci sono nella strada. E' stata una scuola di vita, mi ha insegnato delle regole da rispettare e come applicarle, il sacrificio, l'impegno», mentre Marko Maravic ha puntato il dito sulla forza del gruppo: «Il basket mi è servito per comprendere meglio l'importanza del gioco del squadra, il fatto di aiutarsi a vicenda è fondamentale».
Sul belpaese poi Maravic dice: «L'Italia è bella, e poi il vostro cibo è fenomenale», mentre Blair dichiara: «Il vostro paese mi piace tantissimo, in tutta la mia lunga carriera europea è quello in cui mi sono trovato meglio».
Interrogati, invece, su quando hanno iniziato a giocare a basket, i due hanno confessato: «Ho iniziato già a 5 anni - dichiara Blair - non ricordo francamente un momento della mia vita senza una palla da basket, mia mamma mi ha spinto molto a giocare», mentre Maravic: «Io un po' più tardi, a 12 anni, ero alto, a calcio non era tanto bravo e poi da noi in Slovenia il basket è lo sport nazionale non potevo non iniziare a giocare».
Dopo una serie di domande Joseph Blair si è esibito in "freestyle" facendo divertire i ragazzi con le sue doti da vero e proprio giocoliere.
L'iniziativa si ripeterà in occasione di tutte le partite casalinghe che giocherà l'Armani Jeans in modo tale da coinvolgere maggiormente anche il pubblico giovanile nella passione per la pallacanestro, e la stessa società ha regalato agli studenti partecipanti biglietti gratuiti per la partita di sabato pomeriggio alle 18.30 contro la Pompea Napoli.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com