C’è sempre un po’ di Bologna nei sogni di Messina

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vee.dee
00giovedì 2 dicembre 2004 09:48
Il coach del ‘Grande Slam’, cui il Panathlon ha conferito il premio Torre di Maratona, ammette: «Mi piacerebbe tornare a vivere come allora. Aspetto la Virtus in A1

- Il Resto del Carlino -

C’è sempre qualcosa di bolognese nei sogni di Ettore Messina. L’ha dichiarato lui stesso al Circolo della Caccia, alla consegna del premio «Torre di Maratona» da parte del Panathlon Club Bononia. «No, non penso assolutamente alla panchina, perché è già occupata da un bravissimo allenatore, ma a quell’atmosfera che mi circondava quando siamo riusciti ad arrivare a tanti trionfi. Mi piacerebbe tornare a vivere come allora. Le vittorie arrivavano perché c’era un gruppo stupendo che amava ritrovarsi dopo grandi risultati non per brindare a champagne, ma a mangiare tagliatelle e ridere insieme. Per la Virtus il sogno è ovviamente rivederla in A1 al più presto». Non pensa all’NBA il coach del Grande Slam, ma, quando lascerà Treviso, all’Europa. «Negli Usa è già difficile per i giocatori, per un coach direi che sia impossibile. Ammetto invece che, quando lascerò Treviso, non mi dispiacerebbe un’esperienza in un grande club europeo». Sull’argento olimpico e sulla nazionale ha idee ben precise: «Con quell’alloro gli azzurri hanno una buona occasione per sostenere i giocatori italiani, ma direi che sono stati maldestri nell’esporsi ad una polemica rischiosa, perché per ora molti hanno capito che loro vogliono solo più soldi. Non credo che quell’argento farà aumentare lo spazio nei media, perché siamo un paese di calciofili. Sono contrario al part time del coach azzurro, anche se riconosco sinceramente che Recalcati fa molto bene un lavoro che è obiettivamente difficile». Al suo fianco l’ex presidente Alfredo Cazzola che interviene con un pizzico d’emozione. «Ritrovarmi qui con Messina e Consolini mi fa ricordare un periodo di grandi risultati ma che qualcuno ha definito anche quello della «Grande Guerra» per i contrasti con la Fortitudo ed il suo presidente Seragnoli. Sono passati alcuni anni e posso dire che gli interventi in campagna acquisti miei e suoi hanno permesso di offrire al pubblico bolognese un grande spettacolo di basket».
Mario Becca
kikanovic
00giovedì 2 dicembre 2004 16:58
il prossimo anno non tornerà ad allenare la virtus in A1 solo x un debito di riconoscenza nei confronti di Consolini, a milano Lardo sta lavorando molto bene mentre lo vedrei bene a Roma, anche se qln vocifera di uno scambio di panchine con Recalcati




P.S.: dappertutto ma non alla Fortitudo, please [SM=g27811]
vee.dee
00giovedì 2 dicembre 2004 21:19
Io lo vedrei bene per un'esperienza all'estero, così potremo dimostrare l'esportabilità anche a livello tattico...
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