Cantù batte Livorno

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Fabio Zingone
00lunedì 15 novembre 2004 16:28
Vertical Vision Cantù-Livorno 93-75
Continua la striscia positiva di Cantù che ha vita facile contro Livorno. Fa la differenza la difesa della squadra di Sacripanti e la precisione dei tiratori (17/28, 61% da tre). Trascinata da un grande Morandais Cantù sale subito 10-1 dopo 3'. Rogers e Miralles (14 rimbalzi) non sbagliano nulla e la Vertical chiude il primo quarto 28-10. Da lì è una cavalcata vincente: al 14' Cantù doppia Livorno e con un parziale di 16-4 va negli spogliatoi sul 48-27. Al 37' con Blizzard il massimo vantaggio canturino (87-55).
Fabio Zingone
00lunedì 15 novembre 2004 22:27
La maledizione non si spezza, Cantù fa ancora rima con tabù per la nuova generazione della Livorno del basket. Squadra d’alto rango quella brianzola, ma il punto è che gli amaranto non fanno assolutamente niente, se non per sbarrarle il passo, almeno per spaventarla un po’. L’incontro si chiude in buona sostanza quando suona la prima delle tre sirene, e Albert Miralles trova il canestro del 28-10 che spegne ogni velleità dei ragazzi di De Raffaele.
Neppure il tempo di iniziare e i padroni di casa vanno in fuga alla Fausto Coppi. Bastano 2’ a Morandais per sparare due triple, poi un contropiede di Kaukenas fa il 10-1 e De Raffaele deve subito chiamare un timeout. Ma il diluvio non si ferma, anche perché Livorno segna il suo primo canestro in azione al 4’30” (una schiacciata di Anagonye per il 13-4), mentre il vantaggio brianzolo continua a lievitare. Neanche il secondo fallo di Kelecevic rappresenta un problema per Sacripanti, che manda in campo un Michelori reattivo. E’ un bombardamento a tappeto: Miralles domina sotto i tabelloni dove distribuisce stoppate e conquista rimbalzi a piene mani, dall’arco si alternano in veste di protagonisti Morandais, ma anche Blizzard e Jones, altri due che escono dalla panchina dei lumbard come cilindri dal coniglio di un prestigiatore di lusso. Livorno è priva della minima attitudine difensiva, neppure lontana parente della squadra che mordeva i polpacci agli attacchi di Napoli, Biella e della Benetton dei grandi. Sembra toccare il fondo prima sulla terza tripla di Jones (45-20 al 17’30”) e un minuto dopo quando crolla sotto l’ennesimo missile terra-aria, partito stavolta dalle mani di Michelori (48-22). Ma ancora è niente. Il 5-0 con cui Livorno chiude il secondo tempino è un’illusione, perché la Vertical Vision spazza ogni piccola incertezza. Quando Fultz realizza l’unico canestro da tre del suo incontro (50-32) portando la sua squadra a un distacco inferiore ai venti punti, si ha perfino l’impressione che qualcosa potrebbe succedere. Ma Shawnta Rogers, il play di 163 centimetri, inventa due triple, una dietro l’altra, sulla sirena dei 24” che decreterebbe la fine dell’azione della Vertical Vision. Sul 56-32 al 3’ del terzo quarto, la parola fine è già scritta. Anche perché Nicholas, arrivato a questa partita con i galloni di leader dei marcatori del campionato, incappa in una giornata nera che più nera non si può. Cantù continua a tenere a bada gli avversari senza problemi. Commette il suo primo fallo della seconda metà dell’incontro a 2’18” dalla fine del terzo quarto e continua a ottenere buone cose da tutti i giocatori che manda in campo. Quando mancano 4’ alla sirena conclusiva il vantaggio dei padroni di casa assume dimensioni imbarazzanti per la navicella amaranto: Jones infila la sua quarta tripla e il tabellone del vecchio “Pianella” scrive 87-55. E se gli amaranto riescono a riemergere un po’ chiudendo con 18 soli punti di svantaggio è perché i brianzoli fanno scemare la loro intensità
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