Cavaliero, Siena crocevia dei sogni "Voglio scudetto e nazionale"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vee.dee
00domenica 19 dicembre 2004 14:38
Niente paura, loro sono fortissimi, ma noi con la difesa super possiamo vincere

- La Repubblica -

Le mille sfide dentro la partitissima. Montepaschi-Armani vuol dire capolista (di nuovo in coppia alla Fortitudo dopo il condono dello 0-20 con Avellino) a casa dei tricolori. Ma anche Lardo contro il suo maestro Recalcati, Calabria senese mancato, McCullough faccia a faccia con l´ex sodale Thornton (2 anni di meraviglie a Cantù), il ritorno dell´ex Alberti. Infine, un pezzo della rincorsa di Daniele Cavaliero al suo sogno: «Strappare un biglietto per gli Europei di Belgrado - ammette il talento triestino - cercando di fare bella figura davanti al coach dell´Italia. Durissima, eh?».
Soprattutto visto che lei, nelle rotazioni dell´Armani, è il nono uomo.
«Facciamo così: se gioco, è super. Se do un contributo all´Armani per un risultato importante, è splendido. Se ricevo i complimenti di Recalcati a fine partita, cena pagata».
Non male, come ambizioni, per un ragazzo di neanche 21 anni, seppure alla sesta stagione in A.
«Il problema è che nel ruolo di playmaker la concorrenza è spietata. Bulleri e Pozzecco sono intoccabili e io ho caratteristiche simili, non complementari. Però se non ci credi, non arrivi mai».
Qualcuno in lei rivede elementi del Pozzecco giovane, soprattutto la qualità degli assist.
«Magari! Ho conosciuto Gianmarco, siamo diventati amici, è tra le persone più simpatiche nel mondo del basket. Mi piacerebbe rubargli certe cose, la sua visione, la velocità di esecuzione, le giocate di fantasia. Gli escono dalle mani così, questione di decimi di secondo. Anche a me piace il colpo ad effetto, ma non devo pensarci. Viene da solo».
Con Singleton il «numero» riesce spesso.
«C´è intesa, siamo ragazzi entrambi. Mi piace alzargli il pallone per la schiacciata, anche perché so che in pochissimi arrivano dove salta James».
All´Armani, di maestri, ne ha tre: McCullough e Coldebella e pure Lardo, che playmaker lo è stato.
«E tutti mi stanno dando una mano. Il coach mi sta sempre addosso, mi punzecchia quando non sono concentrato, mi dice cosa devo fare in partita. A Jerry chiedo spiegazioni su movimenti che non so ancora fare. Da Claudio, che in carriera ha conquistato tutto, mi sono fatto spiegare i segreti per vincere. Mi ha detto: le piccole cose, i particolari. Sto imparando».
Finora per lei "solo" 9 minuti a partita con 3 punti e 1 assist di media. Bene così o morde il freno?
«Mi hanno insegnato a non accontentarmi mai. Fosse per me ne farei 45 a sera, supplementari compresi, faccio i tornei al campetto d´estate, non mi fermo mai. Lardo però mi chiede minuti di qualità, quindi 1, 3, 20 o 40 non conta. Sta a me farmi trovare concentrato. Ricordando però che è un gioco. Io mi diverto, spero di divertire anche gli altri».
A Siena per divertirsi o per vincere?
«Vincere, senza paura, con la difesa. È la partita più importante che mi sia capitata in carriera: loro sono straordinari ma anche i Bulls di Jordan perdevano ogni tanto, no?».
MASSIMO PISA
Fabio Zingone
00domenica 19 dicembre 2004 15:51
vincesse pure lo scudetto,ma la nazionale sarà un miraggio!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com