Che Lega 2!

Ferrara-Imola, la Legadue ha in testa buone idee


Tutto esaurito domani per lo scontro fra prima e seconda che vincono con gruppi costruiti in economia e imbottiti di italiani

- Il Resto del Carlino -

26/11/2005 10:11 - Comunque vada il derby di domani tra Carife Ferrara e Andrea Costa Imola sarà un successo.
Il match clou della nona giornata di Legadue, che mette di fronte prima e seconda della classe, è la conferma che si può fare bene anche senza spendere vagonate di euro, che si può vincere anche senza imbottire il roster di extracomunitari (veri e ‘taroccati’). E, soprattutto, che di italiani bravi in giro ce ne sono, ma «bisogna dargli una chance». Questo è il credo di Luca Dalmonte, che da imolese doc e da ex virtussino (ma parliamo della Virtus Imola) vivrà un derby con la D maiuscola.
Dalmonte la sua scomessa l’ha vinta in estate, allestendo assieme al gm Sandro Crovetti con un budget risicato — Ferrara, come in parte Imola, ha rischiato addirittura di non iscriversi al campionato — un gruppo formato da due ottimi americani, Jobey Thomas e Lamar Darby, e otto italiani otto. Che avevano nel trentenne Charly Foiera la chioccia e in Ghiacci, Lestini, Maestrello, Ruggiero, Maioli, Lechtaler e Cecchettin tanti interessanti prospetti pronti a fare il salto di qualità.
Anche l’Andrea Costa sempre guidata dall’ex vice presidente di Lega Gian Piero Domenicali, ha usato una ricetta molto simile, che si differenzia nel budget ancora più basso e nella presenza di un italo-americano (il play Ed Persia).
Perso Vincenzo Esposito, convinto dalla corte dorata di Casale Monferrato, anche coach Demis Cavina si è affidato a due super Usa, Bj McKie e Michael Hicks (45 punti in coppia di media: strano che nessuno, in alto, li abbia notati), e a italiani più e meno conosciuti, dai veterani Cattabiani e Alberti, al giovane Caroldi e a Bottiroli, pescato dal San Marino di B2. Ferrara e Imola, poi, hanno un’altra analogia, entrambe hanno perso un giocatore per un grave infortunio: Maioli gli estensi, Guerra i romagnoli. Un ostacolo non indifferente, che ha obbligato i primi a ripiegare sul comunitario belga Bryan e i secondi ad andare su Cattabiani. «Il nostro obiettivo resta la salvezza», urlano sia Dalmonte che Cavina, anche se è chiaro che da qui a fine stagione tutti dovranno fare i conti con queste due splendide realtà di Legadue, che hanno riportato grande entusiasmo in Emilia-Romagna, favorite anche dalla ripresa della Cette Rimini.
E forse sono proprio i riminesi i più attrezzati al grande salto, mentre per Carife e Andrea Costa un play off equivarrebbe a uno scudetto. Intanto non resta che gustarsi un derby che, anche per la cornice di pubblico (atteso a Ferrara un tutto esaurito da 3200 persone), merita una grande ribalta. E chissà che la vincitrice non possa poi ambire anche a qualcosa di più del titolo platonico di sorpresa del torneo.
Federico Boschi