Coppa Italia

Si apre senza troppe sorprese la stagione ufficiale del calcio italiano. Il primo turno di coppa Italia vedeva impegnate ben quattro squadre di serie A tra cui l'attesissima Fiorentina di Emiliano Mondonico che, però, affrontava forse l'avversario peggiore e non ha entusiasmato più di tanto. I viola hanno pareggiato 0-0 a Piacenza rischiando di capitolare in un paio di circostanze quando è stata salvata dalla traversa (sull'incursione di sardo) e dall'imprecisione di Beghetto. Poi c'è stata la reazione che ha prodotto la seconda traversa della giornata su un colpo di testa di Vryzas e un gol mancato di un soffio dal difensore Maggio. Tuttavia si è visto davvero poco in campo e, tuttavia, va precisato che, al di là di Portillo che pure ha giocato soltanto trentacinque minuti, la Fiorentina era priva di Ujfalusi, Nakata, Maresca e Riganò.

Desta impressione l'Atalanta il cui serbatoio di giovani talenti appare realmente infinito. Dal cilindro nerazzurro stavolta è uscito Andrea Lazzari, 6 presenze e 0 gol nello scorso campionato di B. Ebbene, il 19enne centrocampista è entrato a poco più di un quarto d'ora dalla fine a Vicenza sul risultato di 1-1 (gol di Margiotta e Comandini su rigore) realizzando una doppietta che ha deciso la gara (a quel punto inutili il 2-3 di Schwoch su rigore e il definitivo 2-4 firmato da Marcolini). Restando in tema serie A, non va sottovalutato l'1-1 del Livorno sul campo del Cesena. E' vero, gli amaranto hanno sofferto, sono andati sotto nel primo tempo, ma lo strano calcio d'agosto italiano ha costretto i toscani ad un autentico tour de force se si pensa che solo 24 ore fa hanno pareggiato 1-1 in casa con la uve. Quella era amichevole, ma al debutto al Picchi certo i ragazzi di Colomba non potevano risparmiarsi. Il risultato in fotocopia di oggi, quindi, è tutto sommato positivo e poi con l'ingresso di Lucarelli la squadra ha anche giocato ben e dopo il pari di Vidigal, Cordova e lo stesso Lucarelli avrebbero anche potuto regalare il successo al Livorno.

Veniamo al capitolo Bari-Messina, la partita fantasma. Alla fine le due squadre che il Tribunale di Napoli aveva ordinato di non far giocare, sono scese in campo (anche se forse i tifosi pugliesi nemmeno lo sapevano, visto il deserto San Nicola). Ne è venuto fuori un 2-1 per i siciliani che dopo un primo tempo in sordina, sono usciti fuori nella ripresa trascinati da un ottimo Donati. In palla anche Zampagna, autore del momentaneo 2-0 (vantaggio su autorete di Sibilano che avrebbe poi messo il sigillo alla gara con il definitivo 1-2).

Chiudiamo con una nota di cronaca sulle grandi di B che confermano di essere già proiettate verso un campionato da protagoniste: il Torino rifila cinque gol al Lumezzane e mostra un Pinga rigenerato, il Genoa vola ancora grazie alla coppia-gol Caccia-Makinwa che non lascia scampo all'Empoli di Rocchi e Di Natale, il Perugia si aggiudica il derby con la Ternana (in gol Mascara e Di Francesco). Tre squilli di tromba, tre segnali importanti.