Di nuovo Roma-Real

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Fabio Zingone
00giovedì 26 agosto 2004 22:27
La Roma contro il "solito" Real Madrid, la Juve che ritrova l'incubo Magath, l'Inter contro il Valencia "italiano" di Ranieri, Corradi, Di Vaio, Fiore e Carboni, il Milan cui è subito offerta la rivincita contro il Barcellona. Sono solo alcuni degli spunti usciti dall'urna di Montecarlo, dove questo pomeriggio sono stati definiti gli otto gironi della fase finale di Champions League. Prima dei commenti dei protagonisti, diciamo subito che le due milanesi giocheranno sempre lo stesso giorno (quindi anche gli anticipi del sabato, quando il loro impegno europeo cadrà di martedì) e che stessa sorte toccherà a Juve e Roma.
Proprio i giallorossi (primo impegno mercoledì 15 settembre contro la Dinamo Kiev) ritrovano il Real Madrid, compagno di girone nelle ultime due edizioni disputate. "Davvero affascinante questa ennesima sfida con
i galacticos - esordisce Franco Baldini, d.s. della Roma -. Anche le altre squadre del girone sono da prendere con le molle. Il Bayer Leverkusen viene da una stagione difficile e ha voglia di riscattarsi, la Dinamo Kiev è una realtà del calcio europeo ed è già in piena attività. Del resto tutti i campionati sono iniziati prima del nostro, spero che le italiane non paghino troppo dazio in termini di condizione. Noi poi dobbiamo ancora completare la rosa con le ultime operazioni di mercato". Roberto Bettega, vicepresidente della Juve (esordio ad Amsterdam il 15 settembre, poi il Maccabi tel Aviv in casa martedì 28), parla chiaro. "Squadre facili non ce ne sono e l'abbiamo appena sperimentato sulla nostra pelle, io mi preoccupo di come ci arriverà la Juventus. Curioso per non aver mai giocato contro il Bayern Monaco se non in un'amichevole 4 o 5 anni fa. Più che Lucio, dei tedeschi temo l'organizzazione e i loro dirigenti Rummenigge, Hoeness e Beckenbauer. Magath? Spero che questa volta la medaglia gliela regalino i nostri tifosi. Il Maccabi? Se la Uefa ritiene che ci siano le condizioni per giocare in Israele, a noi va bene così".
Umberto Gandini, direttore organizzativo del Milan (atteso martedì 14 settembre dallo Shakhtar Donetsk, mentre il 29 riceverà il Celtic), non casca nel trabocchetto della rivincita contro il Barcellona. "Ieri abbiamo giocato contro una squadra già preparata. Ora li conosciamo, ma saranno sfide ben diverse perché ieri mancavano tanti fuoriclasse da entrambe le parti. Poi c'è l'incognita Shakhtar, che si è molto rafforzato ed è allenato da Lucescu, che ci conosce molto bene. Il Celtic, infine, domina il campionato scozzese col Rangers da sempre. Il gap di condizione atletica? Con altre due settimane di lavoro, non credo che peserà tanto". A rappresentare l'Inter (che martedì 14 settembre riceverà il Werder, per poi andare a Bruxelles mercoledì 29), insieme a Marco Branca, c'è il presidente Giacinto Facchetti. "Affronteremo tre squadre vincitrici del titolo nazionale - esordisce il presidente nerazzurro -. Dovremo dare il massimo, contro il Basilea abbiamo dimostrato di essere sulla buona strada ma c'è ancora tanto da fare. Spagna e Germania soffrono a livello di nazionali, ma i loro club hanno sempre fatto benissimo. Poi c'è l'Anderlecht, che si presenta col biglietto da visita dei tre gol rifilati al Benefica di Trapattoni. A differenza dell'altro anno non ci sono capitate squadre dell'Est, cioè nel pieno dell'attività, ma la scorsa stagione la qualificazione l'abbiamo buttata nel finale di girone. La concentrazione non dovrà calare mai".

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