E'morto Scavolini

E’ morto ieri mattina all’alba nella sua casa pesarese a pochi passi dal mare, probabilmente per infarto e dopo un malore accusato durante la nottata. Elvino Scavolini, 73 anni il prossimo novembre, è stato, assieme a suo fratello Valter, il creatore dal nulla di una delle più importanti aziende italiane del settore del mobile, la Scavolini Cucine: 175.000 metri quadrati di superficie, di cui 70.000 coperti, 450 dipendenti e un fatturato che nel 2002 è stato quello record di 141 milioni di euro. La vicenda dei fratelli Elvino e Valter Scavolini è quella tipica della nascita e della crescita di molti imprenditori del pesarese e delle Marche. Iniziarono nel 1961 costruendo artigianalmente le prime cucine componibili e crebbero incessantemente con saggia amministrazione, capacità organizzativa, oculatezza di investimenti e senso del mercato quando altri facevano le cicale sull’onda precaria delle congiunture favorevoli.
La Scavolini è stata anche una delle prime aziende italiane a saper cogliere l’importanza delle sponsorizzazioni sportive e dei «testimonial» esclusivi. Da quasi trent’anni, cosa che non ha precedenti a livello europeo, la Scavolini sponsorizza la squadra di basket pesarese e, fra i suo «testimonial» vanta nomi del calibro di Raffaella Carrà e, oggi, di Lorella Cuccarini. Grande sensibilità la Scavolini Cucine di Elvino e Valter ha sempre dimostrato anche nei confronti di manifestazioni culturali come il Rossini Opera Festival, quest’anno giunto alla sua XXV edizione, del quale l’azienda è sostenitrice e sponsor principale fin dalla nascita. Dal 1994 i due fratelli hanno dato vita anche ad una Fondazione Scavolini che realizza progetti artistici e di carattere umanitario sul territorio della provincia di Pesaro e Urbino.
Figura defilata e meno pubblica rispetto al fratello Valter, Elvino Scavolini era un uomo rimasto legato ai valori genuini della sua infanzia contadina: discreto, saggio, equilibrato, punto di riferimento sicuro sia all’interno dell’azienda che nei rapporti familiari. La sua scomparsa improvvisa ha destato profondo cordoglio a Pesaro dov’era conosciuto e stimato da tutti.