Andersen22
00domenica 13 novembre 2005 10:59
· Era solo questione di tempo, ma che sarebbe successo prima o poi, si sapeva… Il problema? Beh, anche il peggior pessimista avrebbe probabilmente pronosticato che sarebbe durato qualcosina in più di … 3 partite ufficiali! “Step-on” Marbury, infatti si è già scagliato contro coach Brown, la sconfitta casalinga contro i Warriors ha lasciato il segno ed in particolar modo una palla persa a 53 secondi dal gong di Nate Robinson (che secondo i ben informati, sarebbe stato protagonista di una rissa con “Big Snack” James – quello che nelle famose tre partite di cui sopra ha avuto 10 falli in 18 minuti e 4 punti - in allenamento, dico ma avete presente le due sagome???), coi Knicks a tentare una disperata rimonta dal 75-80 è stato lo spunto che ha fatto partire le critiche di “Starbury”, visibilmente infuriato col sistema col quale il suo coach effettua gli avvicendamenti! Poi siccome da cosa nasce cosa, Marbury ha anche fatto notare che quando Golden State ha completato la rimonta a 4:35 dalla sirena, portandosi sul 74-73, i sei tiri successivi presi da New York sono stati tutti “jump” dalla media e tutti sbagliati, nel frattempo Eddy Curry se ne stava comodamente seduto in panchina… Lo stesso Curry avrebbe poi lasciato il “Madison” senza parlare, avendo passato gli ultimi 15 minuti e 16 secondi del match da spettatore! Poi considerando che sono partiti 0-4 e che hanno ancora 5 partite “on the road” di questo primo viaggio nel “Ponente” (Golden State, Sac-‘to, Utah, Lakers e Denver), non mi stupirei affatto se toccassero lo 0-9 che a Chicago anno scorso ha portato benone, resta il fatto che da queste parti peggio dello 0-8 avuto con l’arrivo di Ewing nel 1985-86, non lo hanno mai fatto. La buona notizia? Beh, “quel” coach ci è abituato a partire piano, nel 1997 perse le prime 5 con Phila, finì 31-51 ma raggiunse la post-season l’anno seguente, nel 1993 perse sei delle prime 7 coi Pacers, ma riuscì a chiudere 47-35 e raggiunse le Finali della “Eastern”, perdendo proprio dai Knicks.
· Poco più di una settimana di regular season e secondo gli addetti ai lavori (e non solo…), possiamo anche fare a meno di seguire il campionato che il vincitore è già scritto! Certo non aggiungo niente di nuovo, nondimeno mi permetto di raccontare a chi se lo fosse perso che la “EA Sports” ha completato un’intera simulazione della stagione NBA e… il risultato è stato lo stesso: San Antonio ha battuto Miami (che a mio avviso quella partita non arriverà proprio a giocarla, infortuni delle altre squadre permettendo…) in 5 partite. Altre curiosità: Kobe guida la lega in realizzazioni (niente di più facile), ma i Lakers non vanno ai playoffs, Iverson è l’MVP (dissento) e Telfair il “Giocatore più migliorato” (improbabile), Battier il “Sesto Uomo” e Kirilenko il “Difensore dell’anno”. Ah, per la legge dei grandi numeri, nelle due precedenti occasioni in cui gli Spurs hanno tentato il “back-2-back”, hanno miseramente fallito: nel 2000 fuori al primo turno contro i Suns, ma ricorderete che Duncan era rotto, nel 2003 la prodezza di Fisher.
· E’ finita ufficialmente l’avventura di Abdul-Wahad ai Mavs: a conti fatti abbiamo 18 partite di stagione regolare ed 8 di post-season in 3 anni e mezzo, considerato quello che gli daranno nelle prossime due stagioni, possiamo evincere che Dallas l’ha pagato 1.05 milioni per ogni volta che ha messo piede sul parquet! Continuo a tenervi aggiornato su “Homicide”: dopo essere sostanzialmente stato l’ultimo taglio dei Raptors, mossa politica o il fatto che era veramente andato benone al “training camp” lo lascio scegliere a voi, Corey Williams è stato scelto nel draft della NBDL, altri nomi andati via sono quelli di Luke Schenscher, finito recentemente in un “quick hit”, il “nostro” Vonteego Cummings e Yuta Tabuse. L’uomo che ha più amici nella NBA? Facile, Damon Jones, quando gli hanno chiesto quale fosse il vantaggio ad aver già giocato in ben 10 squadre ha risposto: “su 430 giocatori sono amico di 285, posso chiedergli quello che voglio!”. Basta crederci… Ammonta a 102 dollari la diaria di un giocatore NBA, ma se una squadra arriva in trasferta all’ora di cena od oltre, ci sono altri 55 verdoni per …non morire di fame! Mi sbaglierò ma lo “scouting report” di chi affronta Miami in queste prime partite è abbastanza chiaro, lasciate tirare Gary Payton! Non ho ancora visto un difensore che gli da meno di 30 centimetri…