El Guerroj come Nurmi

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Fabio Zingone
00sabato 28 agosto 2004 21:19
Ultima giornata di gare allo stadio Olimpico in attesa della maratona maschile di domenica che concluderà il programma generale dei Giochi.
Ottanta anni dopo Paavo Nurmi, a Hicham El Guerrouj riesce la doppietta 1500-5000 metri. Il marocchino, che alla vigilia dei Giochi aveva combattuto con problemi respiratori che gli avevano addirittura fatto meditare la rinuncia, ha sfruttato al meglio una gara condotta su ritmi clamorosamente bassi. Il terzetto etiope non ha fatto alcun gioco di squadra per favorire Kenenisa Bekele, già vincitore sui 10.000, e si è arrivati a uno sprint negli ultimi 200 metri. E' stata una volata sofferta, con molte tossine nelle gambe dei protagonisti, e alla fine El Guerrouj ha trionfato in 13'14"39, davanti a Bekele (13'14"59) e al keniano Eliud Kipchoge (13'15"10), [SM=x486235] del mondo in carica. Mentre El Guerrouj, 30 anni il prossimo 14 settembre, entra definitivamente nella storia (2 ori olimpici, 4 titoli mondiali all'aperto, 3 al coperto, 5 finali del Grand Prix e primatista mondiale di 1500, miglio e 2000), Bekele fallisce l'accoppiata 5000-10.000 che l'ultima volta riuscì al suo connazionale Mirus Yifter a Mosca 1980.
Ventotto anni dopo Olga Kazankina, la britannica Kelly Holmes è riuscita nella doppietta del mezzofondo: dopo gli 800 ha vinto anche i 1500 e lo ha fatto alla grande con il tempo di 3'57"90, record nazionale e miglior prestazione mondiale del 2004. E' stata una gara di grande livello con le prime cinque classificate e sette delle prime nove che hanno stabilito il primato personale: l'argento è andata alla russa Tatyana Tamashova in 3'58"12 e il bronzo alla rumena Maria Cioncan in 3'58"39.
In una serata di grandi emozioni merita di essere sottolineata la grande prova di Yelena Slesarenko che ha vinto l'alto in 2.06, quarta misura di sempre e un centimetro meglio dello storico primato nazionale di Tamara Bykova. La 22enne [SM=x486235]ssa, esplosa quest'anno con il successo in coppa Europa, ha superato tutte le misure da 1.85 in poi alla prima prova, prima di incagliarsi ai 2.10 del record del mondo. Sul podio anche la sudafricana Hestrie Cloete, favorita della vigilia, e l'ucraina Viktoriya Styopina con 2.02.
Gli 800 hanno un nuovo re: è il russo Yuriy Borzakovskiy che ha approfittato di un ritmo abbastanza lento per imporre il suo proverbiale spunto finale e vincere in 1'44"45 davanti al sudafricano Mbulaeni Mulaudzi (1'44"61) e al danese Wilson Kipketer (1'44"65). Per il 23enne neo olimpionico, già vincitore dei Mondiali indoor del 2001, è la prima grande affermazione all'aperto dopo il successo nell'Europeo juniores 1999.
Nella staffetta 4x100 uomini trionfa, 92 anni dopo Stoccolma, la Gran Bretagna (Jason Gardene, Darren Campbell, Marlon Devonish, Mark Lewis-Francis) in 38"07, un centesimo meglio degli Stati Uniti che hanno pasticciato nel cambio tra Gatlin e Miller e poi hanno provato una disperata rimonta con Maurice Greene; sul podio anche la Nigeria, alla prima medaglia assoluta nella capitale ellenica, in 38"23.
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