FLOP DEL SETTEROSA

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Fabio Zingone
00lunedì 16 agosto 2004 13:13
- Comincia male l’avventura olimpica del Setterosa di Pierluigi Formiconi. Nella prima partita del girone di qualificazione è stato inaspettatamente sconfitto dall’Australia 6-5. Una partita per tanti versi strana, dove le ragazze azzurre hanno giocato nettamente sotto le loro possibilità, nervose, timorose, quasi intimidite in tanti frangenti dalla fisicità delle avversarie. Ma soprattutto una squadra che ha sempre tenuto percentuali di realizzazione altissime, ha sbagliato molto oltre il dovuto approfittando solo in un’occasione su otto del momentaneo vantaggio numerico.
Una partita iniziata subito male, con l’Italia che dopo solo tre minuti del primo tempo era già sotto di due reti. Era un contropiede di Manuela Zanchi a dare la scossa alle compagne, a fare capire loro che le ragazzone australiane prese in velocità non erano affatto un’ira di Dio. Ma è stata solo una fiammata. E’ bastata un’altra realizzazione della Norwood per ridestare nelle azzurre i timori palesati nei primi minuti. Chiudere il primo quarto sull’1-3 era uno schiaffo all’orgoglio della squadra e questo orgoglio ha fatto credere nel secondo quarto che il peggio era passato. Un rigore di Tania di Mario ci riportava sotto, ristabiliva le distanze una realizzazione della Heuchan e un’altra rete della Musumeci ci riportava ancora a una lunghezza. Ma mancava lucidità, quella necessaria per tenere alta le percentuali di realizzazioni.
Mancava forse anche in panchina, quando Formiconi chiedeva un timeout mentre Zanchi e Musumeci erano lanciate in contropiede e avevano di fronte una sola australiana. Comunque si chiudeva il secondo quarto con l’unico vantaggio parziale (2-1) e una sola rete da recuperare. Non sarebbe stato difficile se Giusy Malato non fosse stata annientata in attacco dalle avversarie che giocavano strette attorno a lei non dandole mai modo di difendere adeguatamente la palla. L’Italia raggiungeva il momentaneo pareggio a metà del terzo quarto con una bella trasformazione di Carmela Allucci, ma la risposta australiana era pronta ancora con la Heuchan. All’inizio dell’ultimo quarto l’Australia allungava ancora con la seconda realizzazione della Gynther e a poco serviva l’ultimo disperato goal di Martina Miceli. Il prossimo incontro sarà con la Grecia, inferiore tecnicamente, ma fra le mura di casa. Un osso duro, ma da rosicchiare senza remore.
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