Fin qui una grande Virtus

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vee.dee
00mercoledì 15 dicembre 2004 01:50
Casoli: «Stiamo dominando ma non stacchiamo la concorrenza»

- Il Resto del Carlino -

14/12/2004 09:29 - La prova migliore da quando ha scelto la Virtus. Roberto Casoli, lungo atipico, è stato fondamentale per arrestare l’emorragia del primo quarto. Quando Montegranaro, con la sua «atipicità», tentava la fuga.
Casoli, siete più stanchi o acciaccati?
«Tutti e due. Qualcuno è più stanco, altri sono più acciaccati. Alla fine paghiamo qualcosa in termini di lucidità».
Ma non ci sono, prima di Natale, possibilità di rifiatare.
«Vero. Ci aspettano due trasferte. La prima a Fabriano, da vincere assolutamente, la seconda a Capo d’Orlando».
Capo d’Orlando che sta facendo sul serio.
«E’ lì, a due punti. Un outsider di grande valore. Con cinque americani in quintetto».
Si aspettava di giocarsi il titolo di [SM=x486235] d’inverno in Sicilia?
«Sinceramente no. Pensando al ruolino di marcia che ha avuto la Virtus, con 10 vittorie in 12 incontri. Uno spareggio che fa riflettere».
Perché?
«Perché dà l’idea del grande equilibrio che regna nel campionato. E di come, una sconfitta valga doppio. Quando si perde si fanno addirittura due passi indietro. E quello che è successo a noi: siamo stati risucchiati. E ci attendono due trasferte pesanti».
Esposito disse che la Virtus era tutelata dai fischietti. Altri sostengono che mettiate le mani addosso agli avversari, almeno tecnicamente.
«La nostra, effettivamente, è una difesa da serie A. Ma credo che la difesa faccia parte dello spettacolo e che per questo debba essere valorizzata. Siamo una squadra molto fisica e vogliamo continuare così».
Quando potrete dirvi certi del primo posto?
«Credo si deciderà tutto alla fine».
Ma possiamo parlare, almeno, di corsa a tre?
«Capo d’Orlando, in questo momento, è la rivale principale, anche perché è l’unico campo, tra le grandi, dove dobbiamo andare. Ma non credo che si possa parlare di un discorso promozione riservato a tre squadra, proprio per quello che dicevo prima. Una sconfitta ti costringe a fare non uno, ma due passi indietro. E il rischio, appunto, è quello di essere risucchiati».
Quindi Montegranaro è ancora in ballo.
«Senz’altro. La Premiata mi ha fatto un’ottima impressione. Una squadra solida, capace di mettere in difficoltà le avversarie».
Una squadra che, però, non ha la vostra panchina.
«Nessuno ha una panchina come la Virtus».
Non c’è il rischio che proprio la panchina bianconera si senta sminuita?
«Non credo. Siamo consapevoli che, in qualsiasi altro club, probabilmente, giocheremmo titolari. Ma questa è la forza della Virtus. Questo è il progetto che ci ha conquistato. Siamo stati scelti per portare a termine una missione. E questo è il nostro obiettivo».
Alessandro Gallo
kikanovic
00giovedì 16 dicembre 2004 16:34
vinceranno il campionato in carrozza, altrimenti dovranno difendersi dal linciaggio di Sabatini [SM=g27813]
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