Fortitudo-Treviso

Questione di bicchieri. Non per lo scrivente, astemio dalla nascita, ma per chi vuole valutare queste prime giornate della Climamio. Nema problema, dice coach Repesa, a chi fa notare il sorpasso cittadino: siamo alla quinta giornata, le vesti non sono certo pronte per essere strappate. E, a volerla vedere con occhi a forma di F, il calendario ha posto ostacoli di ben diversa portata da un lato e dall'altro del fiume. E' anche vero che le partite poi non si vincono sulla carta, e - ad esempio, per quanto conta - le trasferte di Varese e Napoli, scorso anno, vennero portate a casa. Il problema è capire come sono messi i bicchieri: Garris e soci sono tutti giocatori affamati, che non dovrebbero far patire rischi di sazietà tipici delle squadre che portano lo scudetto al petto. Mezzo pieno, dunque. Ma, a spulciare, si potrebbe vedere anche quello mezzo vuoto. Garris e Green, alla prima volta in una grande: vero che il mercato vive di parabole anomale, ma un occhio ipercritico potrebbe far notare che non basta la canotta di una big per diventare un big, e se sono rimasti per anni nel sottobosco potrebbe non essere un caso. Becirovic, potrà essere un leader, dopo anni trascorsi tra infermerie e partite in cui il semplice fare la ruota sembrava un miracolo? Kommatos vorrà rispondere sul campo a chi, sui giornali, pubblica foto di lui accanto a valigie? Belinelli, poi, saprà crescere in fretta e diventare un leader ad una età in cui tanti sono ancora alle paste da portare nello spogliatoio per i primi punti segnati in A? Per adesso, l'unico sopra le aspettative è stato Tomas Ress: quasi doppia cifra di media, prima dell'ahi di Napoli. E i buoni minuti partenopei di Rombaldoni, che potrebbero spingere Fultz fuori dalle rotazioni, e forse anche fuori dalla squadra (back to Roseto per lui?). Se questi bicchieri si riempiranno, comunque, lo scopriremo solo vivendo.

Mezzogiorno di fuoco, intanto. Lo scorso anno il calendario mise la F spesso e volentieri accanto alle tavole imbandite di chi guarda Sky e cucinava autunnali caldarroste. Era il periodo della grande piena che si abbatteva sulle avversarie: Pesaro ne prese 24, Napoli 27, in match che nemmeno si aprirono, tanto che era lo strapotere bolognese. 10-0 al via contro la Scavolini, 12-2 contro la Pompea. Meno bene andarono le cose a Siena, nel match passato poi alle cronache per i diverbi di Pozzecco con la panca toscana, e le polemiche di Repesa in conferenza stampa.

Parlare della Benetton Treviso e andare alla ricerca di precedenti rischierebbe di intasare il web, tante le volte che le due squadre si sono affrontate. Le finali, intanto: 1997, 2000, 2002, 2003: 3-1 per la Benetton, che dopo il secondo scudetto Fortitudo potrà almeno dire di non essere l'unica squadra ad aver perso una finale contro l'Aquila. Poi le semifinali del 1995, 1996 e del 1999. 2-1 per Treviso, con apice nella famosa stoppata di Marconato su Karnisovas: fu l'unica sconfitta in semifinale per la F nelle ultime 10 stagioni. Perso prima il gruppo storico dei Nicola, Edney, Garbajosa e Pittis, poi Bulleri, Marconato ed Ettore Messina, sapranno i nuovi protagonisti rinverdire i fasti delle antiche pugne?


Enrico Faggiano