Frates:più avanti del previsto

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Fabio Zingone
00domenica 14 novembre 2004 14:45
«Grandioso». E’ uno Stefano Landi decisamente soddisfatto, quello che in sala stampa si complimenta così con Fabrizio Frates, stringendogli la mano. La sofferta vittoria contro Jesi vale infatti un bilancio di 5 vittorie nelle prime 10 partite. «Non me lo aspettavo - ammette Fabrizio Frates -, alla luce dei tanti problemi avuti. All’intervallo per me la cosa più preoccupante erano i 38 punti subiti, perchè nella nostra situazione abbiamo biogno di difendere meglio degli altri, se vogliamo vincere, tant’è che nel terzo quarto abbiamo concesso solo 8 punti. Cosa ho detto negli spogliatoi? Ho spiegato un paio di adeguamenti sull’attacco alla zona e di essere più concentrati, più aggressivi, perchè la nostra vera identità non era quella dei primi venti minuti».
Anzichè parlare di salvezza, la parola play-off mette i brividi? «Noi non cambiamo di un centimetro il nostro obiettivo, la strada è ancora lunghissima. Finora abbiamo fatto miracoli, ma non perdiamo di vista che in serie A si gioca con tre stranieri, anche se stiamo avendo diversi elementi, come Mordente, Gigli e Boscagin, a turno protagonisti. Hines? Giovedì l’ecografia ha messo in rilievo che ora anche il tendine dell’altro piede è infiammato e, non abbiamo voluto rischiarlo».
Un commento sui nuovi innesti Simon e Guarasci? "Sopra le aspettative, con il secondo più avanti dal punto di vista fisico".
E’ provatissimo per le emozioni della partita, ma raggiante per il risultato, il presidente Stefano Landi. "E’ stata una sfida molto tirata. Dopo due quarti condotti da Jesi, siamo usciti dagli spogliatoi con gli occhi della tigre. Un nome su tutti: Marco Mordente, ma anche gli altri hanno fatto la loro parte. Simon e Guarasci? Devono ancora inserirsi, noi abbiamo bisogno di questi giocatori come del pane".
E’ solo malizia gratuita constare che l’infortunio di Hines era scomparso quando era in ballottaggio con Sims per il taglio ed ora è ricomparso? "Non lo so, dico solo che è molto strano".
Un pensiero alle final-eight di Coppa Italia? "Non guardo la classifica da questo punto di vista: siamo a quota 10 e per la salvezza ce ne servono più del doppio...".
Chiusura per il coach jesino Luigi Gresta. «Decisivi sono stati i tanti rimbalzi offensivi che abbiamo concesso nei primi due quarti, complice un metro un po’ permissivo sulla regola dei tre secondi, a cui la Bipop ha saputo adattarsi e noi no. Certo abbiamo pagato anche un atteggiamento sbagliato nel terzo quarto, specie in apertura, e il 3/18 da 3 punti".
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