Giocherà nel ruolo di Garbajosa: «Siamo molto differenti ma garantisco la sua stessa solidità»

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Fabio Zingone
00sabato 28 agosto 2004 18:09
Fisico scultureo, tatuaggi sui bicipiti torniti, orecchino ai lobi: la Benetton ha trovato il suo intimidatore d'area.

Marcus Goree da ieri ha preso possesso dei rettangoli pitturati del Palaverde. Aggressive è l'aggettivo che usa più spesso per definire sé stesso e il suo gioco. Sotto canestro deve ancora trovare una battaglia che non gli aggradi e sulla voglia di lottare, l'intensità a rimbalzo, l'atletismo, ha costruito una dignitosa carriera in giro per l'Europa, a dispetto di un'altezza non proprio stratosferica per il ruolo. «Il pubblico apprezza la mia grinta», sottolinea compiaciuto. Ma Frank Vitucci, vice di Messina sulla panchina casual, che ha avuto modo di allenarlo l'estate scorsa alla Summer League di Orlando (Goree era nel roster proprio del team della Florida), ha di certo anche segnalato la sua capacità di fare bottino con conclusioni da sotto ad alta percentuale: in quattro stagioni da professionista non è mai sceso sotto il 52 per cento dal campo.

Dovrà sostituire Jorge Garbajosa: il confronto la intimorisce?

«Assolutamente. Siamo due giocatori diversi: Garbajosa è più perimetrale, tira da tre; io sono più intenso in mezzo, do sempre il massimo in difesa e a rimbalzo e in attacco mi piace cercare qualche giocata spettacolare»

In Europa ha cambiato squadra ogni anno. Perché?

«Punto sempre a migliorare: con questa prospettiva ho condotto la mia carriera in Europa. Anche a Treviso sono venuto proprio per fare un ulteriore passo in avanti. La Benetton è una grande organizzazione, una squadra che si è distinta a livello europeo: io voglio vincere e qui ne ho la possibilità»

Trova una formazione rivoluzionata.

«Adesso è ancora troppo presto giudicare: sono appena arrivato, stiamo ancora aspettando dei giocatori importanti che sono impegnati con le nazionali. E' una situazione simile a quella che ho vissuto due anni or sono, al Maccabi: squadra nuova, da ricostruire, ma mi pare che le premesse per far bene ci siano tutte».

Quali ritiene siano le rivali principali in campionato?

«So che ci sono 4-5 squadre di alto livello, con le quali misurarsi. Ma sono convinto che se troveremo amalgama e fiducia nei nostri mezzi, oltre al sostegno del pubblico, potremo arrivare molto in alto».

La concorrenza è agguerrita anche in Eurolega.

«Il Maccabi parte come favorito, avendo mantenuto la squadra che ha vinto l'edizione dell'anno scorso. Il Cska Mosca ha allestito un team molto forte, così come l'Unicaja Malaga, il Barcellona ed anche le altre spagnole. Se riusciremo a creare la chimica giusta, però, anche la Benetton potrà inserirsi tra gli aspiranti alla vittoria finale».

Com'è Marcus Goree fuori dal parquet?

«Mi ritengo un ragazzo tranquillo: mi piace rilassarmi, andare al cinema, pescare o ascoltare rap. Ho già fatto un primo giro in macchina per la città e Treviso mi sembra piccola e graziosa: meglio così, sarà più facile ambientarmi».

Non troppo tranquillo, in fondo: il passatempo preferito di questo texano è il paintball, sport made in Usa in cui i concorrenti cercano di centrarsi con speciali fucili che sparano pallottole di vernice.

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