Giuliani presenta la sua Viola

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Fabio Zingone
00sabato 23 ottobre 2004 15:54
Alessandro Giuliani, coach della Viola Reggio Calabria, è un esordiente per il massimo campionato e dunque il suo bilancio in carriera è, come quello attuale della Viola, di 0-5. Nessuna vittoria dunque nelle prime cinque giornate di campionato che hanno visto i reggini impegnati in casa con Biella e Treviso ed in trasferta a Varese, Milano ed Udine.
A spiegarci questo inizio di stagione dei calabresi è proprio il coach esordiente Giuliani.
Dopo cinque partite giocate in due settimane, finalmente una settimana per lavorare con maggior tranquillità?
“Esattamente. Questa settimana ci ha permesso di allenarci insieme per alcuni giorni consecutivi e ciò non poteva farci che bene dopo un periodo un po’ troppo fitto di gare per noi”.
Ancora nessuna vittoria. Quali sono stati i principali problemi incontrati in questo inizio di stagione?
“Per noi è stato un inizio terribile soprattutto perché la squadra si è formata tardi. Drew e Blanchard, lo stesso Merrit che ora non abbiamo più, sono arrivati tardi e dunque non abbiamo avuto il tempo per conoscerci e lavorare insieme. Fondamentalmente il problema è stato questo”.
Quali sono le caratteristiche della sua formazione?
“Di sicuro una buona pericolosità offensiva con gli esterni. Il nostro gruppo non ha tantissimo talento e dunque occorre giocare l’uno per l’altro cercando sempre di darsi una mano. Non possiamo permetterci che qualcuno giochi da solo o per le proprie statistiche. Stiamo cercando anche di rinforzarci sotto canestro dove Casey Shaw non può giocare per 36’ tutto il campionato e quindi serve un’alternativa in post basso”.
Cantù arriva a Reggio dopo la sconfitta nel derby dove non ha giocato una grande partita. Che squadra si aspetta?
“Io penso che non abbia giocato una brutta pallacanestro. Ha sbaglia tanto, questo si, ma si sa che il derby è una partita particolare e poi Milano arrivava da una brutta partita come quella giocata a Bologna e voleva riscattarsi nel suo primo derby dell’era Armani”.
Che giudizio può dare della Vertical Vision?
“Cantù è una squadra duttile che sa speculare sugli errori degli avversari. E’ furba, ha giocatori esperti ed è allenata in maniera superba”.
Quale pensa sarà la chiave dell’incontro?
“Da parte nostra non fare correre Cantù e cercare la perfetta esecuzione dei giochi d’attacco. Voglio vedere una squadra motivata che possa affrontare con grossi stimoli le prossime due partite con Cantù e Roseto”.
Nella sua squadra ci sono due ex canturini come Rencher e Shaw. Pensa saranno particolarmente motivati?
“Loro hanno giocato un anno a Cantù e tra l’altro sono passate già un po’ di stagioni. Dunque non penso sia quella la loro motivazione principale. Saranno motivati perché non abbiamo ancora vinto e perché il calendario del prossimo mese ci vede impegnati contro dirette avversarie per la salvezza”.
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