IBR VISMARA
00giovedì 30 marzo 2006 11:49
dal sito della ScavoSpar......
Giocare e vincere di squadra
Erano in molti ad aspettare la partita contro Treviglio. Una gara che aveva molti significati in questo momento della stagione, contro un’avversaria di grande rispetto che ha dimostrato tutta la sua bontà con il percorso di campionato fin qui svolto. Senza togliere nulla alle nostre prossime avversarie che giocheranno per i due punti fondamentali e decisivi della loro stagione, era la partita più insidiosa di questo finale di stagione, in un campo dove solo Osimo aveva fatto risultato pieno. Molti gli ingredienti della gara: 1°) una nostra vittoria ci avrebbe dato la certezza nel mantenere il secondo posto contro di loro, otto punti di vantaggio con lo scontro diretto a favore; 2°) un consolidamento di classifica rispetto alle altre (recuperati due punti su Soresina, mantenuto il vantaggio su Osimo; 3°) una risposta al post gare di Coppa Italia dove, soprattutto la gara di andata a casa loro e nelle condizioni di squadra che avevamo, ci aveva lasciato l’amaro in bocca per come si era conclusa; 4°) una vittoria fuori casa, sempre importante, su un campo difficile per tutte le squadre, ma ancora di più in vista dei prossimi play off.
La gara è stata condotta con abbastanza costanza dall’inizio alla fine. Primo strappo per noi nei due momenti centrali del 1° e 2° quarto; Treviglio si è rifatta sotto poco prima dell’intervallo andando avanti dopo pochi minuti del 3°. Poi il nostro strappo decisivo fino al +20 a due minuti dalla fine.
Siamo contenti per la vittoria e per tutti quegli aspetti valutati sopra ma la cosa che deve più far riflettere e deve darci energia, è sapere che abbiamo trovato altre risorse (in particolare Federico e Jacopo) nel momento del break decisivo. Altri giocatori hanno dato quel contributo che mediamente riceviamo quasi sempre dagli stessi e questo è un valore che certamente aggiunge e non toglie alla nostra squadra. Se poi ci mettiamo che mancava Agostino che è stato decisivo in questa parte della stagione, non solo per bottini ma anche per valutazione di squadra, il valore della prestazione cresce di più.
Sicuramente dobbiamo e possiamo fare meglio; più situazioni di contropiede, più equilibrio tra gioco interno e perimetro (con Treviglio 15 tiri da 2 e 17 da 3 nei primi due quarti, 19 da 2 e 8 da 3 nei secondi due), più circolazione di palla con passaggi in pivot e penetrazioni in area, più difesa per innescarci ancora di più sul contropiede.
In questo periodo abbiamo iniziato un richiamo atletico con due sedute al martedì e giovedì mattina che ci serviranno per mettere “benzina” nei serbatoi, da poterne avere nel play off. Un lavoro di carico che intorpidisce ed appesantisce le gambe ma che darà quella energia in più quando arriverà il momento di giocare tre gare a settimana.
La situazione di classifica ci agevola nel poterci dedicare ancora con più attenzione a questo lavoro atletico, al lavoro differenziato di atletica e piscina che sta seguendo Mauro, al recupero graduale di Samuele, all’inserire al meglio un giocatore come Daniele.
Il tutto sperando che finalmente sia arrivato il momento di avere “troppi” giocatori in allenamento, senza rincorrerci ad alchimie settimanali e domenicali di gara che ti costringono a rivederti sempre in equilibri diversi, a volte irreali, che distolgono l’attenzione su quegli aspetti di amalgama di attacco e difesa che ormai da troppo tempo cerchiamo ma non riusciamo a fare. Questo e solamente questo, deve essere l’obiettivo più immediato che tutti dobbiamo augurarci di poter raggiungere.
Oggi troviamo Bergamo, una squadra che attualmente chiude la classifica con Senigallia, ma che ha cambiato assetto generale. Cambiato l’allenatore ed inseriti sia Tonzig (già visto nella gara di andata in terra orobica) che Matalone (arrivato da Casalpusterlengo). Qualche gioco di attacco cambiato, qualche nuova indicazione difensiva, i due innesti nuovi e l’allenatore per raggiungere quella salvezza prima della fine girone di ritorno. Tanti aspetti, diversi tra loro ma che debbono darci il giusto rispetto per chi è alle fasi decisive del suo domani. Però noi abbiamo molto del nostro su cui pensare…