Fabio Zingone
00giovedì 26 agosto 2004 22:46
Italia in semifinale: non accadeva da 24 anni, è successo solo altre tre volte nella storia olimpica. Portorico si rivela quello che speravamo, un’avversaria che non ha la difesa per avere speranze a questo livello. Bulleri la buca, Basile segna 13 punti nella ripresa e Pozzecco dà a Marconato i palloni che fanno la differenza. E proprio Denis, quando schiaccia, su tap-in, palla e Ortiz nel canestro avversario per il 77-66 a 1’40" dalla fine a dirci che è proprio vero, che affronteremo la Lituania con in palio le medaglie.
Non è la classica partita dell’Italia, riusciamo a fare quasi tutto quello che vogliamo in attacco, ma non abbiamo il sacro fuoco in difesa. Portorico mette la testa avanti soltanto sul 13-12, poi sta sotto tutto il primo tempo, anche di 8 punti (38-30), grazie a Bulleri e Marconato che capitalizza i giochi a due del Poz. Ma non mostriamo mai l’energia per andar via a un avversario che punta tutto sull’attacco ma non entra mai nel ritmo giusto, anche se Arroyo realizza 11 punti nei primi 20’, prima che lo prenda Soragna lasciandolo a zero. Garri ha il solito impatto molto positivo mentre Galanda è spento e Basile fatica a interpretare una gara dove si può andare sempre fino a canestro senza troppi problemi.
Perdiamo valanghe di palloni (10 nella ripresa) e non ci troviamo mai al posto giusto sulle palle vaganti, ma Bullo (8 punti nei primi 5’ della ripresa) ci porta oltre le 10 lunghezze di vantaggio. A parte Arroyo, su cui c’è una continua staffetta, e Ayuso, Portorico non ha nient’altro. L’ultimo brivido al 35’, quando il playmaker dei Jazz richiude il gap a -6 (66-60). Pasticciamo un po’, ma Basile è in partita anche in attacco (8/8 ai liberi) e l’unico canestro di Galanda ci dà l’ultimo allungo. Siamo in semifinale: con questa Italia niente è già scritto.
Italia-Portorico 83-70 (23-20, 41-35; 60-52)
ITALIA: Basile 18 (2/3, 2/5), Galanda 3 (0/2, 1/4), Marconato 15 (6/8), Righetti 5 (2/2, 0/1), Bulleri 20 (5/8, 1/3); Radulovic (0/1, 0/1), Soragna 2 (1/2), Pozzecco 8 (2/6), Chiacig 4 (1/5), Garri 8 (2/3, 1/3). N.e.: Rombaldoni, Mian. All. Recalcati.
PORTORICO: Ortiz 6 (3/7), Arroyo 23 (5/8, 2/6), Ayuso 24 (3/5, 5/12), Hourruitiner 2 (1/2, 0/2), Santiago 8 (3/7); Casiano 3 (0/3, 0/5), Hatton, Fajardo 4 (1/4), Ramos. N.e.: Apodaca, Dalmau, Rivera. All. Toro.
ARBITRI: Bulto (Spa) e Chiti (Arg).
NOTE - Tiri liberi: Italia 26/31, Portorico 17/25. Rimbalzi: Italia 36 (Marconato 12), Portorico 31 (Ortiz 8). Assist: Italia 12 (Pozzecco 6), Portorico 6 (Arroyo 5). Progressione: 5’ 12-11, 15’ 36-30, 25’ 51-42, 35’ 68-60. Usciti 5 falli: Santiago 33’28" (65-58). Tecnico panchina Portorico 21’09" (41-37).
nico7RJ
00venerdì 27 agosto 2004 00:15
grazie ragazzi
Bellissimo. Mille volte si dice vittoria di squadra ripetendo un clichè, stavolta no. Stavolta è davvero una vittoria di squadra. Ho seguito parte della gara col commento della americana NBC, e Steve "Snapper" Jones, commentatore NBA ed ex giocatore pro, ha detto: "nessuno degli italiani sembra un giocatore dominante, alcuni non sembrano neanche dei giocatori di pallacanestro, ma giocano assieme, in maniera fantastica". Sottoscrivo la seconda parte, la prima è troppo estrema, ma c'è anche del vero. Dopo il meraviglioso bronzo di Stoccolma, alcuni azzurri si sono un po' sentiti offesi per essere stati definiti (anche dal sottoscritto) "con poco talento". Lo ripeto e lo spiego: questa squadra è limitata per talento tecnico individuale (a Stoccolma non c'era neppure Pozzecco), e soprattutto non ha grandi atleti che possano creare dal nulla situazioni di vantaggio. Lo ridico, ma lo ridico doppiamente ammirato, e felice che si possa dimostrare al mondo (stavolta per davvero) che a basket
si gioca soprattutto con
la testa, si gioca stando assieme, sostenendo i compagni al di là della retorica. Questo è un grande risultato, giù il cappello di fronte ai nostri amati senza talento, che di certo non si offenderanno si rileviamo che Portorico ha messo almeno 4 tiri-jolly ma ne ha anche sbagliati una quindicina comodi. La storia però non si fa con se e ma. Negli sport di squadra si fa con la squadra. E l'Italia, squadra è nel profondo. Grazie, a domani, e se fossi nella Lituania, qui lo dico e qui lo nego, non dormirei tranquillissimo......
nn credo ci sia altro da aggiungere, grazie agli azzurri e ai momenti di gioia che ci fan vivere.....