Il draft del 2002

Non passerà certo alla storia per l’alta qualità dei giocatori scelti il draft del 2002: al giorno d’oggi, infatti pare che l’unica maniera certa per giudicare un’annata sia quella di aspettare 3 stagioni per vedere quali prime scelte ricevono l’estensione contrattuale dal team che li hanno scelti e quali…rischiano di perderli in off-season da “restricted free agent”. Bene dopo questa premessa e per avallare l’assunto, scopriamo che solo 5 elementi della sopra citata annata l’hanno ricevuta, Dunleavy, Ming, Stoudemire, Caron Butler (caso davvero interessante se si pensa che ha passato parte della carriera partendo dal pino e che ora, sempre da riserva, parte dietro ad un elemento al quale la medesima è stata negata, Jared Jeffries) e Prince, quindi solo 4 dei primi dieci e la perla di Prince andato via alla 23; pensate, le scelte 4, 7 e 8, rispettivamente Gooden, Nene (che dopo l’infortunio, dovrà probabilmente accontentarsi di un annuale con una crescita di un milioncino…) e Wilcox sono stati ignorati e di conseguenza le franchigie correranno il rischio di perderli senza contropartita, mentre la 2, la 5 e la 6 (Jay Williams, Skita e Wagner) sono già stati rilasciati dalle formazioni che avevano originariamente investito forte su di loro! Decisamente poco quindi in confronto al 2001, in cui ben 11 giocatori ricevettero l’estensione, mentre considerando chi c’è nel 2003, è facile prevedere che anche qua si andrà in doppia cifra… A proposito di draft sono 14 i giocatori non scelti nell’ultimo che hanno fatto la squadra all’opening night, anno scorso vi riuscirono solo in 5!
· Novità sullo sfortunato Willie Green: ricorderete che pochi giorni prima di firmare un quinquennale da 17 milioni di dollari con Phila, si frantumò il ginocchio in una partitella tra amici, i Sixers si tirarono ovviamente indietro, arrivando pure a provare Wagner, ma non solo l’intervento è andato benissimo, ma il ragazzo sta nettamente bruciando le tappe tanto che, dal dover perdere tutta la stagione, adesso c’è chi ipotizza addirittura un rientro ai primi di febbraio! In termini tecnici il ragazzo è ancora “restricted free agent”, resta il fatto che la sensazione è che si riprenderà da dove si era rimasti… Segnatevi bene la data del 30 marzo nel vostro calendarietto, quel giorno infatti il tempo si fermerà nello Stato dell’Indiana, i Pacers ritireranno la canotta di Reggie Miller, sempre che nel frattempo non saranno usciti almeno una mezza dozzina di articoli che vogliono un suo ritorno sulle scene “per la causa”, mi gioco il classico nichelino che siamo ad un infortunio di Steph Jackson dal partire con la rumba! Per chiudere su “Indiana Bones” aggiungo che, coi Bobcats che si sono trasferiti nella nuova arena, un membro dell’entourage dei Pacers ha ufficialmente chiesto un ne del vecchio “Charlotte Coliseum” una volta che verrà raso al suolo, il motivo? Nel 1992 Miller ha stabilito il primato dell’impianto facendone 57 contro gli Hornets, chi c’era ricorda solo una frase che usciva con ricorrenza dalla bocca del nostro “ma qualcuno in grado di marcarmi lo trovate???”.