Intervista ad Alibegovic

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Fabio Zingone
00domenica 24 ottobre 2004 16:59
Nove mesi dopo l'indimenticabile impresa, la Snaidero ritorna sul luogo del...delitto. Al Palasclavo, caveau del Montepaschi Siena, gli arancione vanno infatti a caccia del tesoro dei campioni d'Italia, unica formazione ancora immacolata dopo cinque giornate di stagione regolare.

«Di quella partita ho un ricordo speciale - rispolvera il passato, forse per incoraggiare il presente, Teoman Alibegovic - si sa che i giocatori stranieri stentano a capire la realtà ma, già dal funerale di Rino Snaidero, si capiva che ognuno di loro avrebbe dato qualcosa in più per vincerla. Arrivarono così la stoppatona finale di Hicks, la triple vincente di Vujacic, un recupero da...portiere di calcio da parte di Shannon e un rimbalzo che a Sekunda non ho mai più visto strappare in carriera. Una serie di sensazioni positive che mi piacerebbe si riproponessero anche stavolta...»

- Di quella "sporca dozzina" sono rimasti in quattro.

«Sì, ma la squadra attuale è conscia dell'importanza dell'impegno: li ho visti tutti concentratissimi. E, se con questo non voglio dire che vinceremo di venti, perchè è giusto avere il massimo rispetto per loro, perdere di venti mi darebbe molto fastidio...»

- Nelle ultime tre gare Siena ha sofferto sino alla sirena: un segnale?

«Sì, che il campionato è di un equilibrio pazzesco. Noi l'abbiamo già sperimentato a nostre spese ad Avellino...»

- Vietato illudersi, dunque.

«Non mi sembra il caso. Abbiamo visionato le cassette più recenti del Montepaschi, ricavandone lo stesso pensiero: di una squadra che ha grande controllo degli eventi e gestisce perfettamente i vantaggi. In un aggettivo: dominante».

- Rispetto alla scorsa edizione sono un attimo cambiati.

«Hanno certamente una squadra più perimetrale. Perchè Rentzias è un lungo che ama concludere da fuori, mentre Chiacig mi lascia stupefatto per i progressi compiuti sul piano della velocità di base e della rapidità di esecuzione, più periferiche rispetto al passato. Chissà, modernizzandosi, forse "Ghiaccio" ha voluto rispondere a mie vecchie provocazioni...»

- Pare che tra le altre cose, in settimana, abbiano provato la zona - press.

«Logico: noi abbiamo due elementi devastanti in campo aperto, Shannon e Gorenc. Per questo mi aspetto anche tanta zona: perchè, quando allunghi la difesa, diventa più problematico trovare gli accoppiamenti in un'eventuale schieramento a uomo».

- Siena vi ha già preso le misure al "Memorial Rino Snaidero".

«Quella fu una delle nostre esibizioni meno edificanti del precampionato. Adesso c'è un 'intesa migliore, abbiamo "incollato" il nostro gioco. Non andiamo là a...sdraiarci».

- Si diceva di un Myers inadatto a calarsi negli equilibri mensanini. E invece...

«Invece il vecchio leone ferito ha ritrovato entusiasmo. Ma non solo: in difesa si sacrifica con umiltà, aggredendo ogni pallone come ai bei tempi».

- Dopo Siena, Scavolini in casa e Teramo fuori.

«Voglio guardare alla prossime cinque (completano il blocco il viaggetto a Jesi e la Fortitudo al Carnera, ndr): due successi e sarei un uomo felice».

PRECEDENTI.Nelle ultime stagioni Siena e Udine si sono sfidate dieci volte: sette i successi toscani, tre quelli friulani. La stagione scorsa, nè all'andata nè al ritorno fu rispettato il fattore campo.

CIFRE.All'udinese Galanda mancano 18 punti per tagliare quota 3000 in serie A, al cividalese Chiacig 34 per raggiungere i 2000 con la canotta biancoverde.

MEDIA.Diretta dalle 18.10 su Radio Spazio (103,7 mhz), voce di Davide Micalich. Aggiornamenti in tempo reale anche su Radio Lattemiele, ma a partire dalle 19. Differita, invece, domani, su Telefriuli, alle 21
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:26.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com