vee.dee
00martedì 30 novembre 2004 20:12
30 Novembre 2004 ore 17:22
Comincia con una brutta notizia la nuova settimana degli Utah Jazz. Il finora suo unico All-Star Andrei Kirilenko, scontratosi con Beno Udrih nella sconfitta di sabato a San Antonio 8dove il miglior marcatore tra quelli di Jerry Sloan è stato Harpring con 15punti, 15), ha riportato un danno ad un legamento del ginocchio destro, che lo ha di fatto inserito nella ormai poco onorevole (non per colpa sua, sia chiaro, né degli stessi Jazz…..). Per fortuna, il legamento non si è completamente rotto, ma per la completa guarigione dell’ala russa, è stato diagnosticato uno stop di minimo due settimane, e, nel più malaugurato dei casi, fino ad oltre un mese. Kirilenko finora non ha avuto medie all'altezza della passata stagione, ma è merito anche suo e delle sue stoppate (4.43 a partita), se la squadra di Salt Lake City è partito piuttosto bene in questa regular season, a parte gli scivoloni contro Hornets e Bulls e quello più recente a favore degli Spurs di Timoteo. Nessuno ci crede, nemmeno io, ma probabilmente in questi giorni fonte di distrazione è stata la serata ad honorem per John Stockton, di cui è stata rititata ed appesa al soffitto del Delta Center, la mitica maglia number 12. L’ultimo grande tributo al miglior playmaker degli anni novanta. Proprio in questo clima festoso lo Utah team continua nella loro nota campagna d’avvicinamento al pubblico, pagante e non, alla loro comunità insomma. L’ultima trovata è stata la pubblicazione di un libro sulle migliori ricette culinarie, una vera e propria disamina su come sviluppare l’abiltà davanti ai fornelli, parola di the rest of Jazz. La città, ordinata e precisa fino all’esaurimento nervoso, apprezza e tifa con rinnovato vigore i colori della sua squadra del cuore, la squadra di casa, quella dell’ex re del pick’n roll.
Simone Bracci