Jordan a Milano

Al Palalido fra i ragazzi che vivono di pane e pallacanestro

IL MITO DEL BASKET arriva in Italia. Michael Jordan quest'oggi sarà a Milano nell'ambito del suo "camp" organizzato in vari paesi europei per diffondere l'amore per il basket e i valori dello sport. Un evento unico e imperdibile.
Quella a Milano sarà un'apparazione fugace, in occasione dell'edizione italiana del "Jordan Classic Camp", al Palalido, che chiude il tour europeo dopo aver toccato in questi giorni anche Parigi, Londra, Amburgo, Berlino e Barcellona, ma per gli appassionati poterlo vedere dal vivo sarà la cosa più importante. Conferenza stampa e premiazione del miglior giocatore del camp saranno i suoi compiti principali, nessuna esibizione specifica sul campo, per questo signore che ora ha 43 anni, ma per circa 20 anni ha dominato in tutti in lungo e in largo sul parquet con i suoi Chicago Bulls. Quello che ha fatto sul parquet è unico: 1° per punti di media segnati (30.1 in 15 stagioni, cioè 32292 punti realizzati in totale), 5 volte miglior giocatore del campionato NBA, 10 volte nel miglior quintetto, 10 miglior realizzatore, 6 volte miglior giocatore delle finali, 1 volta miglior difensore e per 9 selezionato nel miglior quintetto difensivo della lega, 14 convocazioni all'All Star Game e 2 medaglie d'oro ai Giochi Olimpici con la nazionale degli Stati Uniti nel 1984 a Los Angeles e nel 1992 a Barcellona. La grande occasione è data dall'edizione europea del Jordan Classic Camp che sta coinvolgendo ben 9 nazioni (Germania, Francia, Spagna, Italia, Gran Bretagna, Russia, Grecia, Turchia e Israele) e nel nostro paese sarà organizzato con i migliori giocatori Under16 d'Italia che per una giornata intera si alleneranno al PalaLido sotto gli occhi di Jordan, sotto la direzione tecnica di coach americani (Marin Sedlacek, Dave Hopla e Amadou Fal) e italiani come Giordano Consolini (responsabile delle giovanili della Virtus Bologna, Andrea Menozzi, responsabile delle giovanili di Reggio Emilia e Riccardo Pittis, storica bandiera sul campo di Milano e Treviso.

LA MATTINA È PREVISTO il camp di specializzazione con 30 giocatori (età compresa tra i 14 e 16 anni), a cui sono stati invitati anche i lombardi: Carlo Bettini e i gemelli Davide e Sandro Marelli dell'Olimpia Milano, Simone Fiorito di Desio, Alessandro Corno di Cantù e Simone Tomassini di Bergamo, mentre nel pomeriggio i venti migliori ragazzi saranno selezionati per sfiderasi in quello che è stato chiamato il Jordan Classic All Star Game. Il miglior giocatore della partita realizzerà il sogno di essere premiato da Michael Jordan in persona e probabilmente in quel momento sarà il ragazzo più invidiato d'Italia con la possibilità anche di assistere all'edizione americana del Jordan Classic Camp e partecipare ad un clinic di alta specializzazione negli Stati Uniti. Lo stesso Jordan ha così commentato la decisione di organizzare quest'iniziativa in Europa: «Penso che sia un ottimo modo per interagire con i futuri giocatori di basket e atleti in generale, dandoci la possibilità di trasmettere loro l'etica del marchio Jordan, il suo significato e la dedizione per il gioco. Sarà divertente, non ho mai avuto grandi possibilità di avere contatti con l'Europa, ma è un mondo interessante ed è bello conoscere cose diverse. La mia carriera ovviamente si è sviluppata solo negli Stati Uniti, ora ho il tempo di confrontarmi con culture diverse e lo faccio con piacere».

L'EVENTO SARÀ APERTO al pubblico solamente nella fascia pomeridiana dalle ore 14.30. L'ingresso sarà completamente gratuito, ma bisognerà dotarsi di un biglietto che si potrà ritirare alle biglietterie del PalaLido da questa mattina dalle ore 10.30.

Per una volta nella mia vita vorrei essere milanese