Juve pareggio deludente

Una buona Juventus contro le seconde linee del Livorno (leggi primo tempo), la solita squadra che fa fatica in questo precampionato, contro gli amaranto della ripresa, rinforzati a dovere con gli innesti dei vari Vargas, Protti e Lucarelli. Quadro semplice ma fedele di una serata che riportava una big di serie A in uno stadio affamato di grande calcio da 55 anni, e forse anche per questo il Livorno non se l'è sentita di perdere, di lasciare a bocca asciutta i 10 mila e più tifosi amaranto giunti sulle tribune del Picchi per far festa.
LA GARA - Fabio Capello schiera tutti gli effettivi o quasi: dentro Emerson, Del Piero e Zambrotta, fuori Trezeguet. Franco Colomba, invece, fa i conti con gli impegni ufficiali (la coppa Italia domani sera a Cesena) e manda in campo le seconde linee, salvo poi raddrizzare il tiro nella ripresa. Prova ad approfittarne la Juve che già nei primi 3' potrebbe portarsi sul 2-0. Dopo appena 60 secondi un perfetto cross di Zebina dalla sinistra trova la testa di Del Piero che con un pallonetto colpisce la parte alta della traversa. Due minuti più tardi controllo e tiro, in rovesciata, dell'uruguaiano Olivera che trova pronto Mareggini. Zebina fa un po' fatica a sinistra, Zambrotta no, è già in gran forma e non disdegna l'affondo come il recupero in fase difensiva. Imprendibile. Possesso palla dei bianconeri, il Livorno si fa vedere raramente e comunque senza impensierire mai Buffon. Non a caso dal tiro senza pretese di Vigiani al 22' si passa al gol dello stesso Zebina al 40', bravo a saltare due difensori amaranto con una finta per poi insaccare nell'angolo basso alla sinistra del portiere labronico.
Secondo tempo, altra partita. Il Livorno, a poco a poco, acquisisce la fisionomia-campionato, dentro Vargas, Vidigal e Protti, fuori i giovani e le seconde linee. La Juve non punge più, nonostante l'ingresso di Miccoli davanti. Ne approfittano i padroni di casa con un forcing dalle parti del subentrato Chimenti che alla fine paga. E' il 30' e l'attivissimo Danilevicius si fa trovare pronto sul cross di Evangelisti a due passi dall'estremo difensore bianconero dopo aver eluso la trappola del fuorigioco. Colpo di testa nell'angolo e pareggio. Non succede più niente, tranne l'ingresso in campo del livornese doc Lucarelli che strappa applausi a scena aperta. Amaro in bocca, invece, per i bianconeri che non riescono a vincere. Solo sfortuna? Ancora una volta Capello avrà di che pensare.