L’Air a Bologna non ha scampo

- Il Mattino -

Dura 25 minuti, all'incirca, il sogno dell'Air Avellino di fare risultato sul parquet dei vicecampioni d'Italia. Inizialmente la squadra di Zare Markovski approfitta di un'atmosfera particolare, con la Fossa biancoblù che fa lo sciopero del tifo, per solidarietà nei confronti degli ultras diffidati dopo gli incidenti di Udine. A lungo si è sentito molto di più l'incitamento delle poche decine d'irpini piuttosto che dei 4mila bolognesi. AIR dunque capace di giocare alla pari nel primo tempo, poi tutto è andato secondo pronostico. Nessuna illusione, è chiaro, ma quel 20-24 iniziale aveva lasciato ben sperare, magari in un finale quasi punto a punto. Larry Middleton era trascinante: 10 punti all'intervallo, 8 Massie, ma tutta Avellino si era fatta onore, anche grazie all'assenza di due titolari della Fortitudo, Mancinelli e Belinelli, infortunati. 39-34, a metà partita, poi la storia è cambiata. Progressivamente Bologna prende il largo, AIR si disunisce, Rodilla perde un pizzico di lucidità. A un certo punto è match dalla lunga distanza: realizza Basile da tre (+7), Ryan libero risponde, ancora un canestro pesante dell'azzurro. Sono le prove della grande fuga. A Massie viene fischiato uno sfondamento dubbio, il lungo Bagaric spinge e gli arbitri lo lasciano fare, Milos fa volare Rancik, +14. Nate Green si batte, eppure il solco si scava, 61-44. Middleton perde palla e Vujanic sigla il +20, in sospensione a fil di sirena, al 30'. L’Air perde la battaglia a rimbalzo, tira con percentuali sempre più insufficienti, perde più palle di quelle recuperate e commette più falli di quelli subiti. Il divario tocca i 30 punti, la contesa è ormai chiusa, ma fa bene Massie a giocare sino in fondo, azzeccando un paio di belle cose, mentre entra e segna anche il giovane Ferrara. Una tripla di Prato vale il -20, il tabellone s'inchioderà su un -21 che comunque è penalizzante per Avellino. L'Air resta così a 10 punti in classifica, per il momento tranquilla, anche se non ha vinto una partita fuori casa. Climamio è sempre in vetta, con Milano e senza più Siena: il Paladozza resta il parquet al momento più difficile d'Italia, naturalmente imbattuto.

VANNI ZAGNOLI

solo che i bolognesi non hanno rispetto le regole e quindi vittoria a tavolino per l'air