L'Eurorida a Premiata

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Fabio Zingone
00domenica 14 novembre 2004 09:37
Il play della Premiata è stato due stagioni a Scafati- Metropolis - 13/11/2004 09:34 - Scafati. Un rivale amatissimo. Forse il più amato, parlando dei giocatori stranieri: Randolph Childress. Sono tanti gli atleti che hanno lasciato una traccia indelebile nella recente storia dello Scafati Basket. Pino Corvo, Mimmo Morena, Pino Vitiello e Pierfilippo Rossi, solo per citarne alcuni. Discorso diverso per gli atleti stranieri che si sono avvicendati in cinque stagioni di massima serie. Alcuni sono state vere e proprie meteore che non hanno lasciato tracce. Qualcun altro ha fatto bene, altri hanno fatto la differenza entrando nel cuore della gente di Scafati. Randolph Childress, per tutti Randy, è sicuramente il giocatore straniero più amato di sempre, passato per Scafati. Quest’anno Childress è il nuovo playmaker della Premiata Montegranaro, ambiziosa neopromossa che dopo sei giornate occupa la seconda posizione in compagnia di Rimini ed alle spalle della corazzata Virtus Bologna. Montegranaro che sarà la prossima avversaria dell’Eurorida domani pomeriggio a Porto San Giorgio (dove la Premiata gioca le sue partite casalinghe). Scafati ritrova quindi il suo amatissimo rivale. Una sfida che riporta indietro la memoria a quando Childress era il leader dei gialloblù. La vera festa ci sarà a fine febbraio (27/2/2005), quando Montegranaro verrà a fare visita al Palamangano. Sicuramente Scafati preparerà un’accoglienza speciale a Childress. Intanto la sfida di Porto San Giorgio ritrova Childress nel destino di Scafati, stavolta da avversario. Per la verità, Childress aveva già affrontato Scafati nella stagione 2000/2001, quando era il play della Record Napoli. Una stagione strana per lui, arrivato a sostituire Greer e poi avvicendato con lo stesso atleta. Quanto bastò per far innamorare il presidente Nello Longobardi che lo opzionò per la stagione successiva. A Scafati Childress ha giocato settanta partite tra il campionato 2001/2002 e quello 2002/2003. Due anni tutti da raccontare. Quando arrivò il coach era Virginio Bernardi. Fu poi guidato da Paolo Pepe prima dell’arrivo di Frank Vitucci che lo allenò anche nella stagione successiva. I numeri parlano di due annate positive. Nel 2001/2002 gioca 36 partite di stagione regolare realizzando 19,8 punti di media con un high di 37. Formidabili i play-off. Cinque gare a 25,8 punti di media con il 71% da due, il 44% da tre e 5,2 assist. Scafati travolge Novara ma si ferma in semifinale contro Reggio Emilia proprio quando il suo giocatore migliore si infortuna. Vitucci riparte da lui per la stagione 2002/2003, la più strana in Legadue, trionfale per oltre metà annata e amarissima nell’epilogo. Scafati inizia allagrande vincendo 12 volte su 13 nel girone di andata (un ruolino irripetibile). Childress è il leader di quella squadra fortissima. Il primo osto non sembra in discussione. Eppure il meccanismo si inceppa. La squadra rolla (eliminata nei play-off al primo turno da Castelmaggiore) e alla fine paga roprio Childress che non chiude la stagione avvicendato da un deludente Darrick artin. In due anni Childress ha comunque lasciato il segno. Amatissimo a Scafati ove gli hanno anche intitolato un fans club che esponeva al Palamangano una bellissima gigantografia di quando il giocatore smazzava assist per Tim Duncan la Wake Forest University. L’ex Nba si ritrova adesso di nuovo nel destino di Scafati che domani pomeriggio cercherà di dargli un dispiacere per non bloccare la striscia positiva di due successi iniziata al Palamangano per la risalita in classifica.
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