La Ferrari comanda!

"L'entusiasmo che si è visto a Monza dimostra una volta di più che la F.1 ha bisogno della Ferrari". Jean Todt è raggiante. Ieri a Monza è arrivata l'ennesima dimostrazione di superiorità delle rosse. Un motivo d'orgoglio e una freccia in più al proprio arco nel braccio di ferro tra il gruppo di costruttori guidati dal presidente della Fiat, Luca di Montezemolo, e i proprietari dei diritti della F.1, le banche e Bernie Ecclestone, nei cui confronti si batte cassa sempre più insistentemente.
Ieri la Ferrari ha dominato in modo ancor più strabiliante del solito, se possibile. Ha fatto tutto in grande, nel bene ma anche un po' nel male. Nel senso che l'incidente di Schumacher al via e la scelta errata di gomme di Barrichello hanno poi costretto entrambi a una furiosa rimonta. Che ha ravvivato l'interesse per il GP ed è andata a segno grazie alla grandezza della F2004. "C'era il mio amico regista Luc Besson - ha detto Todt - gli ho detto che se anche avessimo voluto inventare una sceneggiature più bella ed emozionante per il film della corsa, non ci saremmo riusciti. L'ho detto anche alla squadra. Quello che si è visto è incredibile perché la Ferrari ha dimostrato tutta la sua determinazione, la sua capacità di non mollare mai".
Chi ha scelto le gomme per il via? "I piloti - ha detto Todt - Rubens si
sentiva più tranquillo con le intermedie, partendo in pole position. Michael ha scelto le altre per avere due opportunità a livello di squadra. Alla fine si sono rivelate due scelte giuste comunque". Senza il testacoda, avrebbe vinto Schumacher, però: "Io sono molto contento che abbia vinto Rubens - ha detto - 13 vittorie a 0 suona peggio che un 12 a 1. Mi fa molto piacere che abbia vinto. Per lui abbiamo cambiato
strategia, scegliendo una tattica molto aggressiva. La sua uscita al primo posto dopo la terza sosta proprio nel momento in cui le telecamere
inquadravano il sorpasso di Michael a Button per il secondo posto è stato un fotogramma straordinario". Di un film cui non basta più nemmeno l'Oscar.