La Pepsi cerca il poker con Montecatini

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vee.dee
00venerdì 10 dicembre 2004 14:43
- Corriere di Caserta -

10/12/2004 09:33 - CASERTA – E’ una Juve sempre più convincente quella che ha fatto un solo boccone del fanalino di coda Dinamo Sassari, dimostrando di vivere un momento di forma importante, che potrebbe portarla ad una svolta nella stagione se dovessero andare bene le prossime due gare. Partiti ad inizio stagione con l’obiettivo di centrare una salvezza anche per il rotto della cuffia e questo era l’andazzo nelle prime giornate, la società del presidente Caputo ha operato al meglio sul mercato, accaparrandosi quel “Super” Colson che ha stravolto gli equilibri e che fatto rinascere, aiutato anche dal brillante “Ice” Ghiacci, una squadra che fino a un mese fa circa non aveva né testa e né coda. Senza voler essere blasfemi per la Juve di questa stagione, una Juve fin’ora dalla doppia faccia, andrebbe coniato il più classico dei p.c. e d.c., prima e dopo Colson, infatti, a chiunque appare palese il cambio d’inerzia e di qualità che l’ex Novara ha inferto alla società di Pezza delle Noci, raddrizzando una stagione che stava prendendo una brutta piega. Chissà che alla fine non aumentino i rammarichi per le partite perse in avvio di campionato, ad iniziare dal big-match con la Virtus che scappò dalle mani della Juve solo nei minuti finali, per poi passare per la scellerata gara con Imola e le trasferte sfortunate di Rimini e Montegranaro che per poco sono sfuggite alla Pepsi. Insomma oggi potremmo stare a parlare addirittura di una Juve da alta classifica, ma questo non autorizza sogni di gloria, infatti, questa squadra non è stata allestita per lottare per il vertice per carità, ma certamente sta dimostrando di poter dire la sua contro ogni avversario, senza alcun timore reverenziale. Ora la Pepsi è senza dubbio in forte ascesa e sta regalando emozioni su emozioni ai suoi tifosi, che ormai stanno iniziando a sognare ad occhi aperti, autorizzati dal gioco spumeggiante che Colson, Mack e compagni stanno imprimendo alla squadra. Inutile nascondersi dunque dietro le solite frasi di circostanza e giocare a nascondino, infatti, dovesse continuare così, la Pepsi ambirebbe di diritto ad un posto nei play-off e nemmeno con l’ultimo posto utile, ma le insidie della LegaDue sono tante, ad iniziare dal difficilissimo incontro di domenica, sempre al PalaMaggiò, contro l’Agricola Montecatini. I termali sono un’ottima squadra che precede Caserta in classifica di soli due punti ed in caso di vittoria per la squadra di Marcelletti ci sarebbe un aggancio importante e inaspettato poco tempo fa. Sarà un match molto difficile però, con la squadra di coach Calvani, una squadra molto abile nel restare sempre in partita, soprattutto grazie ad un trio di americani veramente forte e che viene da due k.o. importanti con Pavia e Scafati in casa. In A2 gli americani fanno la differenza e la JuveCaserta di oggi questo lo sa bene con Colson, mack e Powell che giocano alla grande, ma il trio di extracomunitari dell’Agricola è realmente uno dei migliori di tutta la LegaDue, perciò per la truppa di Marcelletti domenica ci sarà da soffrire. Capitanata da uno Smith dal tiro quasi infallibile, il Montecatini può contare sulle qualità di un certo Max Monti sotto le plance, sul quale la società casertana quest’estate, alla ricerca del numero 4, fece un sondaggio per cercare di portare l’ex Scavolini all’ombra della Reggia. Però fortuna e capacità hanno fatto propendere la scelta del numero 4 per colui che forse oggi è il cuore della Juve, quel “Terminator” Foiera che ormai tutti amano e stimano per l’impegno e l’attaccamento alla maglia bianconera. In questo momento il [SM=x486260]ncino alla causa bianconera lo stanno portando un po’ tutti, tifosi, società e squadra, panchina inclusa, alla faccia di chi definisce poco valide le soluzioni che il “Professore” ha per il suo bel quintetto. Va ricordato poi che Marcelletti è uno di quelli che non ama avere dieci uomini dieci e già in estate l’idea di base era stata quella di avere solo otto giocatori più due ragazzini di contorno. C’è poi da ricordare che proprio l’anno dello scudetto la Juve di Marcelletti aveva un quintetto da scintille, ma la panchina non era certo da fulmini di guerra. Le scelte fatte fino ad oggi però danno ragione al “Professore”, anche se tra Costantino e “Ringhio” Prelazzi qualche mugugno per lo scarso minutaggio riservato è evidente a tutti. Per ora giustamente il coach casertano, aiutato anche dai risultati, rifiuta ogni possibile soluzione alternativa e fa anche bene, ma a priori e con un mercato in continua evoluzione nessuno può escludere nulla, Marcelletti incluso. Il “Professore” ripete a gran voce, con la squadra che gira a mille, che le voci di possibili cessioni o di possibili nuovi arrivi sono infondate e anche deleterie per una squadra che ha ancora voglia di stupire e far paura a molti così com’è.
Carlo Carli
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