La Snaidero vince il trofeo di Lignano

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Fabio Zingone
00domenica 29 agosto 2004 11:35
La Snaidero bissa il successo dello scorso anno e si aggiudica la ventunesima edizione del Lignanobasket, superando in finale Zara, dopo il successo in semifinale su Fiume, a sua volta terza, su Teramo nella finalina di consolazione. Gli arancione si sono dimostrati in palla denotando una discreta condizione dopo tre settimane di lavoro. Peccato che il torneo sia stato poco seguito dal pubblico, “distratto” dalla finale olimpica in cui l’Italia alla friulana ha conquistato uno storico argento ai Giochi di Atene 2004. Due vittorie nette in due serate per gli arancione, che fanno il pieno di premi con il riconoscimento di capitan Glenn Sekunda, votato Mvp del torneo, con Boris Gorenc top scorer e Michele Antonutti miglior giovane. Come già all’esordio, Alibegovic schiera il quintetto con Shannon in regia, Gorenc e Langhi esterni, con Sekunda e Markovic sotto canestro. Però, almeno nella prima fase della partita, la consistenza dello Zara, pur privo dell’Usa Earl, ai box per un infortunio a una caviglia rimediato venerdì, è molto superiore rispetto a quella opposta venerdì dai giovani di Fiume e, dunque, gli arancione faticano di più per imporsi: 8 pari al 5’.
Il play croato Stemberger è ispirato, ma Langhi e Sekunda, con efficaci giochi a due, si confermano in palla come in semifinale: 23-21 al 10’, con l’irlandese già in doppia cifra, grazie a tre triple di fila. La formula a tre piccoli, con Shannon, Vetoulas (4 su 5 da tre) e Gorenc, permette un’accelerazione all’inizio del secondo quarto: 36-23 al 15’, che vale il primo break arancione, nel momento in cui Pino Gergia, team manager zaratino ed ex tecnico di rango internazionale, è espulso per proteste.
Nel terzo periodo, la Snaidero insiste a tenere alto il ritmo: imbeccato da Shannon, Gorenc, top scorer con anche 7 rimbalzi e 9 falli subiti alla fine, si esibisce in balzi e volate in contropiede che esaltano il manipolo di tifosi irriducibili arrivati a sostenere la squadra, nonostante la concorrenza della finalissima olimpica di basket, e dilatano il vantaggio sino al +27, sul 70-43 del 30’ (27-8 il parziale in 10’).
Nell’ultimo quarto, nonostante gli sforzi del macedone Gecevski, lo spartito degli arancione non cambia: Langhi, miglior rimbalzista del torneo, con 17 carambole in due partite, mette in evidenza il proprio atletismo, combinazione di altezza e dinamismo che a queste latitudini è rara. Vetoulas smazza assist (8 in totale) e piazza triple siderali e c’è spazio pure per tutti i ragazzini, fino al massimo vantaggio di +40, 101-61, fissato sulla sirena da una tripla di un Zacchetti in ripresa.
«Siamo vicini ad applicare il gioco che vorrei - commenta Alibegovic alla fine - manca solo che i lunghi, che sono ancora troppo fallosi e imprecisi, si abituino alla velocità d’esecuzione del resto della squadra».
Nella finalina per il terzo posto, Fiume supera Teramo, amministrando per quasi tutta la gara un piccolo vantaggio sulla squadra di Pancotto, che ha l’ottimo Cittadini (36 di valutazione, top scorer e miglior giocatore italiano del Lignanobasket) e un Marmarinos meno ispirato rispetto a venerdì.
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