La Tris prova l'assalto finale

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Fabio Zingone
00mercoledì 1 settembre 2004 23:13
È caccia serrata all'ala forte che dovrebbe chiudere il cerchio di tutte le operazioni della Tris. Prima di tuffarsi sull'ultimo enigma da risolvere, va fatto un inciso. Perché dei quattro visti extracomunitari, utilizzabili in tutta la stagione, la Viola ne ha impegnato soltanto uno (Terrence Rencher). Questo perché le operazioni di Shaw e della stella Drew, ma non va dimenticata la fondamentale riconferma di Mazzarino, sono state messe a segno senza intaccare le scelte straniere. Tutti e tre infatti sono in possesso di un passaporto italiano che permetterà loro di giocare da oriundi. Il tutto – e non va sottaciuto – in assoluto ossequio al budget previsto, per evitare gli errori di sovraesposizione finanziaria che nel recente passato ha soventemente attentato alla vita del club. Quest'anno Silipo, dopo aver consolidato la struttura societaria, ha inteso iniziare un nuovo corso, a quanto pare, per nulla rinunciatario dal punto di vista tecnico. Il campo dovrà ancora pronunciarsi ma sulla carta, la Viola di quest'anno, potrebbe assumere connotati interessanti. Tutto dipenderà dai due extracomunitari che saranno firmati a breve. Iniziamo dalla scelta numero due, cioè un lungo giovane e di qualità che partirebbe dalla panchina ma che dovrebbe dare quel cambio di ritmo che spesso nella stagione scorsa ha garantito Lavell Blanchard. Ecco perché il ritorno della libellula del Michigan pare aver ripreso quota. Resta da verificare la sua tenuta mentale, perché sui mezzi tecnici e atletici nessuno può avanzare obiezioni. Cosa va verificato? Innanzitutto la disponibilità al sacrificio, che nella scorsa stagione è spesso mancata. Bravo ragazzo in campo, bravissimo fuori. Però in un campionato duro come quello italiano, il giovanotto di Ann Arbour dovrà anche calarsi in un'ottica di squadra che ha tantissimo bisogno delle sue evoluzioni, ma anche di un approccio difensivo più efficace e meno falloso. Come sua possibile alternativa, nei giorni scorsi, si era fatto il nome di una seconda scelta del draft Nba 2004, Pape Sow. Tuttavia il senegalese, che interessa molto alla Carife Ferrara, non è mai stato un obiettivo della Viola. Un altro prospetto abbastanza interessante sarebbe Ugonna Onyekwe, uscito nel 2003 dal college di Pennsylvania (15 punti e 8,4 rimbalzi nel quadriennio coi Quakers) e sbarcato in Spagna nella seconda lega, con numeri altrettanto importanti. Passiamo al pezzo forte: il quattro titolare. L'ideale sarebbe Tyrone Grant, anche se lo yankee di scuola St.John's University spara troppo alto. Qualcuno dice che il giovanotto, già visto a Livorno, Avellino e Teramo (due volte), esiga un ingaggio vicino ai 300mila dollari. Tantissimi, non solo per la Viola, ma per nove/decimi di squadre europee. Calerà le pretese? In alternativa, si è in attesa dei prossimi tagli Nba.
TEST MATCH – La prima uscita (non ufficiale) della stagione ha visto la Tris prevalere contro il Ragusa (B1) per 96-64 (Mazzarino 25, Rencher 22, Da Luz 15, Shaw 13). Inizio sprint per i siciliani e sostanziale equilibrio fino a metà gara; poi grazie alla coppia Mazzarino-Rencher la Viola prende il largo. Santarossa ha assistito in borghese al test match: con l'arrivo di Drew, probabile la sua cessione a Biella.

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