La fine di un ciclo?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
APE MAYA
00mercoledì 21 settembre 2005 16:52
E' finito un ciclo? No? Cosa c'è nel futuro azzurro? A oggi abbiamo di fronte tre generazioni di giocatori

SENATORI
Bulleri, Pozzecco, Basile, Soragna (Calabria), Galanda, Marconato, Chiacig

PIU' O MENO PRONTI
Pecile, Mordente, Belinelli, Bargnani, Mancinelli, Fantoni, Gigli (Ress)

FUTURIBILI
Gallinari, Da Tome, Bruttini, Fattori, Lechthaler, Bagnoli, Persico

Due punti fermi: 1-per motivi di ragionevole continuità, dei SENATORI non si potrà ancora fare a meno ai mondiali (per ora molto eventuali) dell'anno prossimo, anche perchè alcuni di loro hanno ancora da dare, eccome. 2- è di fatto impossibile che qualcuno dei FUTURIBILI sia arruolabile prima degli Europei 2007.

A fare da ponte c'è la generazione di mezzo, che comunque ha tre-quattro elementi potenzialmente di alto livello anche per il futuro.

E' evidente a una prima occhiata che il primo ricambio deve arrivare in ala dove il gruppo dei SENATORI non ha più niente da dare (cfr. Radulovic gli anni scorsi). E' evidente pure che tra i FUTURIBILI, dando per certi progressi dei tre lunghi ancora solo teorici, c'è un bel buco in regia, che dovrà essere colmato da qualcuno della generazione precedente.

(MOLTO) EVENTUALI MONDIALI 2006
Bulleri, Pozzecco, Mordente, Belinelli, Basile, Soragna, Bargnani, Mancinelli, Galanda, Gigli, Marconato, Chiacig

EUROPEI 2007
Bulleri, Pecile, Mordente, Basile, Belinelli, Soragna, Bargnani, Mancinelli, Fantoni, Gigli, Marconato, Chiacig

OLIMPIADI 2008
di transizione, soprattutto tra i lunghi

EUROPEI 2009
Bulleri???, Pecile, Belinelli, Gallinari, Da Tome, Bruttini, Bargnani, Mancinelli, Gigli, Lechthaler, Bagnoli, Persico

Nei vari gruppi può inserirsi gente pescata dal mazzo dei vari Spinelli, Boscagin, Cotani, Garri (almeno uno dei due a Biella si riprenderà, via), Cittadini, Maggioli.

Ah, una cortesia: non chiudiamoci a dire "no, che schifo, questo no!" (vedi Pecile, Gigli o Lechthaler) perchè magari è comunque quanto di meglio abbiamo nel ruolo. Piuttosto, se ci sono, se ne presentino le alternative
Troll del Seok
00mercoledì 21 settembre 2005 17:44
che skifo quest'Italia!
aN
00mercoledì 21 settembre 2005 17:58
PENSAVO QUELLA DELL'ITALIA [SM=g27812] [SM=g27826]
33.86
00mercoledì 21 settembre 2005 18:13
PODGORICA (Ser), 20 settembre 2005 - Gianmarco Pozzecco non ce l'ha fatta ed alla fine è scoppiato a piangere al termine del match contro la Croazia. Troppa la delusione e l'amarezza per il play azzurro. Davanti ai giornalisti ha solo fatto in tempo a dire che "sono dispiaciuto perchè non sono riuscito a prendere il ritmo" prima di rientrare nello spogliatoio in lacrime. Il play, poco dopo aver sfogato la sua amarezza, torna a parlare. "La Croazia sembrava più forte ma alla fine potevamo anche vincere. Rimane il rammarico per non aver messo il naso avanti perchè se ci fossimo riusciti avremmo potuto giocare alla pari fino alla fine visto che loro sono andati in bambola". Poi torna a parlare della sua prestazione. "Anche oggi, come contro la Germania, ho pagato per un problema fisico sbagliando un paio di canestri facili per me. Purtroppo bisogna essere consapevoli che questa squadra ha dato tanto e adesso ci vogliono i ricambi. Io ai Mondiali? Potrebbe essere ma non dipende solo da me".
VitorB
00mercoledì 21 settembre 2005 20:21
Re:

Scritto da: Troll del Seok 21/09/2005 17.44
che skifo quest'Italia!



molto opinabile.

comunque ci attende una bella generazione anche se ci vorrà un po' di tempo perchè maturi. il mio dilemma principale riguarda la posizione di centro. tra i futuribili io aggiungerei anche piazza della fortitudo [SM=g27823]
jay-c23
00mercoledì 21 settembre 2005 20:52
galanda?
assolutamente d'accordo.

solo un'osservazione: era evidente che galanda non era in giornata... perche cavolo ha giocato tutta la partita. soprattutto gli ultimi due tempi in cui ha fatto pietà. capisco che i croati erano alti, ma ...
Fabio Zingone
00mercoledì 21 settembre 2005 20:54
Re: galanda?

Scritto da: jay-c23 21/09/2005 20.52
assolutamente d'accordo.

solo un'osservazione: era evidente che galanda non era in giornata... perche cavolo ha giocato tutta la partita. soprattutto gli ultimi due tempi in cui ha fatto pietà. capisco che i croati erano alti, ma ...


MEGLIO Chiacig
VitorB
00mercoledì 21 settembre 2005 22:00
galanda era partito bene, con 7 punti in avvio, poi credo sia stato il peggiore in campo. ha fatto comunque un buon europeo, con la perla della partita con la germania dove è stato efficace in attacco e fantastico in difesa su nowitzki e poi anche su femerling, sacrificandosi da 5. alla faccia di quelli che lo davano per finito
Zradvko
00mercoledì 21 settembre 2005 23:06
si' l'udinese giacomino ha giocato bene (meglio sotto canestro), purtroppo nelle due partite orrende e sciagurate ha sofferto in difesa 4 e 5 che pesavano il doppio rispetto a lui. Non male il quadro di Ape Maya...ma Bulleri fino al 2009 lo eviterei volentieri. A questo punto riesumiamo Bonora [SM=g27828] L'ho detta grossa eh? Ma mi sta davvero sui maroons Bulleri... se poi pensate al fatto che sfotteva pure Mike...[SM=g27826]
mimmo s.
00giovedì 22 settembre 2005 22:56
Forse se si perdeva cn la Germania non si veniva eliminati così presto. Una batosta all'inizio a volte serve per non volare cn la fantasia. Dopo la vittoria con i tedeschi, i nostri pensavano di poter fare tutti di un sol boccone...
VitorB
00giovedì 22 settembre 2005 23:16
la batosta l'abbiamo presa eccome, contro la russia. alla seconda gara, proprio come due anni fa prendemmo la mazziata dalla francia
Andersen22
00sabato 24 settembre 2005 14:57
Convochiamo Morena![SM=g27828]
Due tesi a confronto
00sabato 24 settembre 2005 15:39
Consolini, il mago delle nuove leve: «Siamo stati fregati dalla legge Bosman»

23/09/2005 09:17

- QS -

«Per dirla in modo brutale, dopo la Bosman e l’abrogazione della legge 91, il basket italiano ha smesso di fare selezione. E abbiamo fatto pallacanestro solo su quelli che si sono presentati in palestra. Senza esserli andati a cercare».
Musica e parole di Giordano Consolini, 51 anni, bolognese, lo stratega della Virtus tornata in serie A. Ma dopo aver conquistato la promozione Giordano, anzi, Jordan, è tornato al settore giovanile, il suo primo amore.
«Qualche ragazzo – spiega Consolini – per fortuna è uscito lo stesso, ma i problemi esistono». E Jordan, gentiluomo della pallacanestro che sa essere molto diretto, non si nasconde dietro un dito. «I settori giovanili non hanno più investito risorse nè umane nè economiche per il reclutamento. Perché con la Bosman si è pensato di pescare i talenti altrove, risparmiando. Perché l’abolizione del vincolo ha reso scarsamente remunerativo il lavoro di reclutamento. Prima c’erano le foresterie e le società cosiddette piccole che effettuavano una grande opera di selezione. Un’operazione capillare che consentiva al basket di lavorare su un numero maggiore di giovani».
«Poi – incalza Consolini – i grandi club hanno abbandonato i vivai e, a cascata, c’è stata una ricaduta su tutti. Meno soldi per tutti. E investendo meno, tanti bravi tecnici, che avevano sposato la causa del settore giovanile, sono finiti per forza di cose a lavorare per le prime squadre. Uno dei pochi a mantenersi con il settore giovanile è stato il nostro Marco Sanguettoli».
Ma se lo scenario è questo, perché un tecnico appena promosso in serie A ha deciso di tornare al settore giovanile? «C’era una forte volontà da parte mia di tornare alle origini - sottolinea il tecnico - poi, grazie alla strada che ha imboccato la Virtus Bologna, ho un programma preciso su cui lavorare. E, infine, credo che per il futuro le prospettive possano essere migliori. Entreranno in vigore regolamenti che consentiranno alle società di lavorare più a lungo con i giovani – senza decidere subito, a 18 anni, se lasciar perdere il ragazzo o metterlo sotto contratto – e saranno istituiti premi "produzione" per le squadre che lanceranno i nostri ragazzi. Il modo migliore per tutelare le società che, in questo modo, rientreranno un po’ delle spese effettuate». Le intenzioni sono buone: se Consolini e altri come lui avranno la possibilità di effettuare un miglior reclutamento, torneranno a nascere i Bonora o, restando in ambito bianconero, anche i Belinelli.
Alessandro Gallo


Dino Meneghin: «Belinelli e Bargnani, poi c’è il vuoto»

23/09/2005 09:16

- QS -

La delusione per la Caporetto di Podgorica non è ancora svanita dal volto di Dino Meneghin. Il team director della Nazionale, immortalato nella Hall of Fame del basket a Springfield, non ha ancora smaltito la rabbia per la prematura eliminazione agli Europei.
A 72 ore dal fattaccio, quali sensazioni la pervadono?
«Un po’ di rabbia mista a delusione. Era logico fare qualcosa di meglio. Speravamo di non ripetere l’epilogo infelice di Antalya, ma contro la Croazia sembra destino che finisca sempre così. Mi dispiace per i giocatori che si sono sbattuti per due mesi».
Visti i risultati qualcuno potrebbe sostenere il contrario...
«E sarebbe un pazzo. Questi ragazzi non hanno mai lesinato impegno e applicazione. Sia in allenamento che in partita. Contro la Croazia ci è andata male. Era una squadra forte fisicamente e che ci conosceva benissimo. Sono riusciti a metterci in difficoltà e hanno dominato a rimbalzo. Se avessimo perso, con tutto il rispetto, con la Zambia dovremmo prenderci a schiaffi. Contro la Croazia, invece, possiamo farcene una ragione».
Va bene, ma allora qual è stata la causa della sconfitta? Solo le cattive condizioni fisiche?
«I ragazzi mi sembravano stanchi mentalmente. Non so spiegarmelo, sono tutti giocatori esperti, non certo dei giovanotti. Molto probabilmente hanno pagato un campionato duro e faticoso».
Soprattutto Bulleri...
«Bulleri correva parecchio, ogni tanto ha avuto dei piccoli intoppi, come tutti del resto. Il problema è che lui è il play e se va in tilt lui si blocca la squadra. Il "Bullo" si allenava più di tutti, non si può certo dire che ha giocato male perché non si sia allenato. Per me ha pagato la stanchezza mentale e la troppa pressione».
E adesso qual è la ricetta per tornare in alto?
«Sarebbe da chiedere a Recalcati. Secondo me c’è qualcosa da ritoccare, bisogna dare più fiducia ai giovani che si metteranno in mostra durante il p campionato. Ma attenzione, non bisogna rinnovare senza riflettere. È inutile inserire dei giovani se non sono di valore».
Quali sono i papabili?
«Purtroppo dietro ai noti Gigli, Mancinelli, Belinelli e Bargnani non c’è molto. E poi bisogna vedere quanti hanno la possibilità di giocare nei loro club. Secondo me le squadre dovrebbero avere il coraggio di farli giocare di più, mentre a volte preferiscono schierare uno straniero, non dando fiducia ai nostri giovani. E questo è un problema».
Una panoramica che non promette niente di buono per il futuro...
«Io sono ottimista di natura. Però questa è la situazione. I giovani forti sono 5 o 6, aggiungiamo anche Datome e Gallinari che potrebbero esplodere in questa stagione. Altri talenti in Serie A non ne vedo, sia tecnicamente che, soprattutto, fisicamente. I giovani delle altre Nazionali sono grossi il doppio».
Quale potrebbe essere la ricetta per migliorare le cose? Un collegiale permanente come è successo nel volley femminile?
«Per i ragazzi tanto lavoro. L’idea del collegiale non è male, anche se non è detto che una Fortitudo si privi per una stagione di Belinelli o che l’Olimpia faccia la stessa cosa con Gallinari. Se lo facessero potrebbe essere un esperimento interessante, a patto che la Federazione si possa accollare i costi».
ALBERTO AMBROGI
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:05.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com