Legadue - Pepsi Caserta - Banco Sardegna SS 105-91

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vee.dee
00giovedì 9 dicembre 2004 00:46
08 Dicembre 2004 ore 22:25


Partita estremamente importante quella andata in scena al Palamaggiò tra la Pepsi Caserta e il Banco Sardegna Sassari, due compagini accomunate da un unico obiettivo: la salvezza.
Da una parte, i padroni di casa si presentavano alla palla a due con un morale a mille dopo la splendida vittoria riportata a Ferrara, fuori dalle mura amiche, e con la consapevolezza di aver trovato, con l’innesto di Colson e Ghiacci, la cosiddetta quadratura del cerchio.
Dall’altra, gli isolani si trovavano ad affrontare un match con una pressione sulle spalle per nulla invidiabile, complice un inizio di campionato piuttosto sotto tono a cui la dirigenza ha cercato di porre rimedio con gli innesti di Abram, Birindelli e, ultimo in ordine di tempo, del nuovo allenatore Giorgio Valli.
L’inizio dell’incontro era, in linea con le aspettative della vigilia, estremamente equilibrato (10-10 al 5’). Sul fronte casertano i lunghi cercavano di sfruttare a pieno le lacune sotto le plance della squadra biancoverde; era proprio un canestro di Foiera, prima, e una schiacciata di Powell, poi, a propiziare il primo mini-break dell’incontro all’8’ sul 22-17.
Era questo, però, il classico fuoco di paglia. Gli isolani, infatti, per nulla intimoriti, rispondevano con Abram, molto bravo nell’alternare il tiro da fuori a mortifere prenotazioni, e con Coleman che, schierato al posto di Hartman, creava non pochi problemi al suo diretto avversario Powell, spesso in ritardo nella sua marcatura lungo il perimetro (24-24 al 10’).
Il secondo quarto si apriva con gli uomini di Marcelletti decisi a ribadire il loro brillante momento di forma palesato nelle ultime giornate. Prima una bomba di Carra e, poi, due consecutive di Colson, propiziavano il primo significativo vantaggio che si rivelerà, a posteriori, determinante (36-27 al 13’).
I biancoverde, dal canto loro, accusavano il colpo. I soli Parker e Coleman, quest’ultimo ancora torrido dai 6,25m, non facevano scappare via la Juve mentre Rotondo appariva stranamente avulso dal gioco e, conseguentemente, non riusciva per nulla ad incidere positivamente sul match (54-44 al 20’).
Nella terza frazione saliva in cattedra la coppia Colson-Mack.
I due coloured statunitensi, come accade oramai spesso negli ultimi tempi, decidevano di dare la svolta all’incontro spaccando in due la difesa ospite, il cui schieramento a zona non sembrava impensierire più di tanto Foiera&C; era proprio una bomba di Colson, l’ennesima(!), a scavare un profondissimo solco tra le due contendenti (75-60 al 28’).
A questo punto solo un episodio poteva far tornare in partita gli uomini di coach Valli. E, in effetti, questo episodio non tardava ad arrivare: un fallo tecnico sanzionato a Powell, reo di aver proferito qualche “parolina” di troppo ad uno dei due signori in grigio, lo spediva in panchina anzitempo e rendeva, quindi, la squadra bianconera orfana del suo principale punto di riferimento nell’area colorata (80-67 al 30’). Gli ospiti, però, dimostravano di non possedere la necessaria lucidità per approfittarne.
L’ultimo quarto, infatti, trascorreva sulla falsariga di quello precedente.
Gli isolani, sospinti da Parker ed ancora dal nuovo arrivato Abram, non riuscivano a produrre uno sforzo in grado di portarli a meno di 12 lunghezze di scarto.
I bianconeri, invece, grazie anche alla preziosissima prestazione dell’italo-argentino Prelazzi, chiamato a sostituire Powell, giocavano in scioltezza, mai impensieriti dall’eventuale ritorno degli avversari. Ad una manciata di secondi dalla fine, così, Marcelletti concedeva alle sue due guardie americane una meritatissima standing-ovation che accompagnava la Pepsi fino al suono della sirena finale (105-91).
Dunque, la Juvecaserta conquista la quinta vittoria in sei incontri disputati e conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno, l’ottimo periodo di forma. La squadra del presidente Caputo, al di là dei due punti conquistati, ha impressionato per compattezza, lucidità e, soprattutto, per una disarmante sicurezza anche nei momenti più delicati. Con un Colson a dir poco straripante, un Monty Mack precisissimo in attacco e prezioso anche in fase difensiva, un Powell dominatore nell’area dei tre secondi ed una panchina insolitamente prolifica, poche squadre, probabilmente, sarebbero potute uscire indenni dall’impianto di Castelmorrone.
I sassaresi tornano in Sardegna con l’ennesima sconfitta che li relega solitari all’ultimo posto in classifica, in virtù della seconda vittoria consecutiva di Osimo.
La compagine guidata da Valli, con un inguardabile Rotondo ed un Coleman che è venuto meno proprio dopo i 5 falli di Powell, non deve far altro che dimenticare questa sonora di sconfitta per poter cercare di voltare pagina quanto prima.

I TABELLINI

PEPSI CASERTA= Mack 23 (5/8, 4/8), Prelazzi 7 (3/5), Adamo, Colson 37 (6/9, 6/10), Carra 6 (2/3), Costantino 1, Capuano, Foiera 13 (5/8, 0/1), Ghiacci 4 (2/4, 0/1), Powell 14 (5/8).

BANCO SARDEGNA SASSARI= Guarino 5 (1/1, 1/3), Lestini 6 (0/1, 2/3), Rotondo 11 (3/7, 1/6), Coleman 19 (5/9 da 3), Parker 19 (6/11, 2/4), Birindelli 4 (2/2, 0/1), Abram 20 (4/7, 2/6), Lechthaler 2, Pelletieri 5 (2/4), Piga n.e. .

Tiri liberi= Pepsi 19/23, Banco Sardegna 16/23.
Rimbalzi= Pepsi 34, Banco Sardegna 23.
Usciti per falli= Powell, Lechthaler, Pelletieri.
M.v.p.= Sean Colson
Note= spettatori 3000 circa.


Tommy Staro
Fabio Zingone
00giovedì 9 dicembre 2004 20:14
Ora possono sperare nei play-off
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com