Legge sulla legittima difesa

Primo ok alla legge sulla legittima difesa per i beni nelle case, nelle pertinenze, in negozi e uffici. La norma approvata modifica l'art. 52 del Codice Penale che stabilisce il principio di proporzione tra l'aggressione e la difesa dell'aggredito. La legge deroga a questa proporzione quando l'aggredito deve difendere la propria incolumità o di persone che gli stanno vicino. Calderoli: "Lo Stato sta con Abele"

Il provvedimento, che dovrà essere ora all'esame della Camera, ha ottenuto il voto di tutto il centrodestra, mentre le opposizioni all'unanimità hanno votato no.

In particolare il Senato ha approvato un emendamento del senatore Luigi Bobbio (An) con il quale è stato esteso il principio della legittima difesa per i beni anche ai negozi e agli uffici privati. Secondo il primo firmatario, Furio Gubetti (Fi), il principio è esteso anche alle adiacenze immediate dell'abitazione e in particolare alle scale ed ai cortili che conducono alle abitazioni private.

La legge voluta dal centrodestra deroga a questo principio di proporzione quando l'aggredito deve difendere la propria incolumità o quella di persone che gli stanno vicino. Allo stesso modo non si tiene conto del principio di proporzionalità quando viene aggredito un bene, non c'e' desistenza dal furto e c'e' pericolo d'aggressione per una persona.

Calderoli, Abele e Caino
Secondo il ministro per le Riforme "fino ad oggi lo Stato stava dalla parte di Caino, ma ora, con la nuova legge sulla legittima difesa, lo Stato torna finalmente a schierarsi dalla parte di Abele, a cui consentira' di difendersi da Caino, ovvero prima vengono i cittadini e poi i delinquenti...".

Calvi (Ds): Più facile sparare ora
"Con l'approvazione della normativa sulla legittima difesa, governo e maggioranza dimostrano ancora una volta la propria incapacita' culturale di progettare qualsiasi riforma. Non solo, sembra che il centrodestra abbia una vocazione del centrodestra a costruire norme che realizzano fini esattamente opposti a quelli che si vorrebbero raggiungere". Lo afferma in una dichiarazione il senatore Guido Calvi, capogruppo Ds in commissione Giustizia. "Queste norme - spiega Calvi - eliminano il principio di proporzionalita' tra azione e reazione che e' sempre stato alla base della legittima difesa. Oggettivamente, siamo di fronte ad un invito all'uso privato delle armi e alla trasformazione del nostro paese in un Far West. Ma, soprattutto, la legge prevede anche una sostanziale eliminazione della legittima difesa putativa. Non sara' piu' giustificato colui che spara ritenendosi, erroneamente, vittima di un'aggressione. D'ora in poi, davanti al giudice dovra' dimostrare non solo che l'aggressore aveva effettivamente intenzioni ostili, ma anche di aver cercato di dissuaderlo senza riuscirvi. Una riforma, insomma, geniale e tragica che avra' l'effetto di incitare i cittadini a farsi giustizia da se' e, nello stesso tempo