Luchi:Il pivot è l'ultimo obiettivo

A sentire gli esperti di mercato, Mario Austin è stato firmato da Biella per una cifra superiore a quella che la Scavolini avrebbe a disposizione - da budget - per il proprio pivot. Probabilmente il giovane lungo americano, reduce da una causa con il Cska Mosca, era solo uno dei nomi sul taccuino di Andrea Luchi e non la prima scelta, ma, se le cifre che girano sono quelle reali, è meno difficile capire perché la Scavolini ci metta così tanto a scegliere il suo pivot titolare. Luchi appare comunque tranquillo: «Stiamo cercando di chiudere per il pivot nel giro di 4-5 giorni. Abbiamo 3-4 alternative, nella quasi totalità americane, speriamo di raggiungere presto l’accordo».
Al di là dei dubbi tecnici di qualcuno (Vic Alexander è in pole position per l’esperienza, anche se i tifosi non sono convinti essendo reduce da una stagione così così), il problema vero è di soldi. I pivot costano molto «e ce ne sono pochi validi anche per l’Nba», aggiunge Luchi. Il general manager della Scavolini non ha altri obiettivi di mercato: «Sostituiti di due lunghi, la nostra squadra è a posto siamo in undici». D’altra parte, eccezion fatta per Ford, gli altri giocatori erano tutti sotto contratto. E per cambiare, soprattutto a livello di play come avrebbe voluto Phil Melillo, sarebbe stato necessario girare ad altri contratti in essere. Così non è stato e così non sarà, almeno ad ascoltare Luchi e soci.