Melillo:Ora il riscatto!

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Fabio Zingone
00mercoledì 13 ottobre 2004 21:12
Riscattare la sconfitta con la Pompea. Sarà questo l’obiettivo della Scavolini, che questa sera alle ore 20:30 al Bpa (arbitri Taurino, Reatto, Ursi. Diretta radiofonica Radio Città e Radio Arancia Network) ospiterà la Vertical Vision Cantù, ne parliamo con il coach biancorosso Phil Melillo, partendo dalla battuta d’arresto subita a Napoli.

“Nonostante la sconfitta contro la Pompea, abbiamo disputato una buona gara - dice Melillo - il rammarico più grosso è quello di aver gettato al vento quei tredici punti nel terzo quarto di gioco. Adesso abbiamo tanta voglia di rifarci e vogliamo a tutti i costi portare a casa la vittoria contro Cantù, anche perchè giochiamo in casa”.

Che cosa teme della formazione di coach Sacripanti?

“La compagine brianzola ha ottimi tiratori, ed è una squadra competitiva, che secondo me può tranquillamente arrivare tra le prime otto, ma a parte questo noi dobbiamo pensare solo a vincere”.

Considerati i problemi che avete avuto contro Napoli a chiudere le penetrazioni centrali, come pensa di fermare Rogers, che tra le altre cose è anche il playmaker più piccolo del campionato?

“Shawnta è molto veloce, così alternerò su di lui più di un giocatore. Poi magari faremo anche qualche raddoppio, ma dobbiamo pensare a fermare tutta la squadra, non solo un singolo giocatore. Inoltre la Vertical non avrà tanta pressione addosso e questo aspetto certamente li potrà agevolare, visto che potranno scendere sul parquet più sereni”.

A Stefano Sacripanti allenatore di Cantù, abbiamo invece chiesto di presentarci la sua squadra.

“Siamo una formazione molto nuova - spiega - visto che del gruppo dello scorso anno sono rimasti solo Gay e Stonerook. Così sono arrivati ben otto nuovi giocatori, ad iniziare da Rogers che è il playmaker, poi Kaukenas che gioca guardia, come ala piccola abbiamo preso Morandais che è appena uscito dall´università, come quattro è rimato Stonerook e come pivot è arrivato Miralles. Gay e Kelecevic sono i cambi dei lunghi, mentre gli altri tre esterni sono Michelori, Jones che già era stato da noi due anni fa e Blizzard. La Scavolini? Sicuramente Smith è la punta di diamante, ma ogni volta che Djordjevic gioca bene Pesaro vince, ma è tutta la squadra di coach Melillo a farmi paura”.

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